Terzo carabiniere accusato di falso per la morte di Stefano Cucchi

Indagato anche il comandante della compagnia Montesacro

Terzo carabiniere accusato di falso per la morte di Stefano Cucchi

C'è un altro carabiniere indagato nel filone di inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi in merito ai depistaggi per coprire il pestaggio subito dal geometra romano.

Si tratta del maggiore Luciano Soligo, che all'epoca dei fatti, nel 2009, era il comandante della compagnia Talenti Montesacro. In questo nuovo ramo in cui la Procura procede per falso sono già indagati il luogotenente Massimiliano Colombo, già comandante della Stazione Tor Sapienza, e il carabiniere scelto Francesco Di Sano che, proprio nel corso del processo bis contro i cinque colleghi imputati per la morte del giovane, ha ammesso di aver modificato, seguendo un ordine gerarchico, la nota sullo stato di salute di Cucchi quando il giovane fu trasferito dalla Caserma Casilina a quella di Tor Sapienza.

Non sono invece iscritti nel registro degli indagati il generale Vittorio Tomasone, che in quell'anno era al vertice dei carabinieri di Roma, il generale Alessandro Casarsa, che era alla guida del Gruppo Roma e il maggiore Paolo Unali, che comandava la Compagnia Casilina. Lo ha chiarito la Procura in riferimento a un articolo comparso su «La Repubblica».

I tre, quindi, verranno ascoltati solo come testimoni.

Su Facebook Ilaria Cucchi è tornata a commentare le notizie di stampa sui depistaggi dei carabinieri. «Che sensazione provo ora? Soddisfazione? No. - scrive - Rabbia per tutto il dolore infertoci con insulti minacce e false verità? Si. Dolore ed amarezza, come cittadina per l'Arma dei Carabinieri? Anche. La vorrei affianco a noi ma ho negli occhi lo sguardo del suo Comandante a lungo fisso su quelli di Fabio.

Come quando ci si sfida a chi abbassa prima lo sguardo. Non è ancora finita questa storia dove una normale famiglia Italiana viene stritolata da uomini delle istituzioni ma reagisce e resiste per nove anni senza mai perdere fiducia in esse».

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