Tragedia in alta quota. Ritrovati nella neve i corpi di 5 alpinisti. "È stata una valanga"

La scoperta dopo la segnalazione di alcuni sci abbandonati. Le vittime da identificare

Tragedia in alta quota. Ritrovati nella neve i corpi di 5 alpinisti. "È stata una valanga"
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Quattro paia di sci nella neve e nessuno intorno. È partito così l'allarme che ieri ha fatto scoprire un'altra tragedia della montagna, in Svizzera, dove cinque scialpinisti domenica pomeriggio sono stati trovati morti sul ghiacciaio Adler, sotto la vetta del Rimpfischhorn, una vetta di 4mila metri nelle Alpi del Canton Vallese, nella zona di Zermatt, dopo la segnalazione di due escursionisti. È stata la polizia del Cantone Vallese a dare la notizia con un comunicato, mentre a Procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta per accertare le circostanze esatte dell'incidente. Secondo il capo del soccorso alpino di Zermatt, Anjan Truffer, interpellato dal sito di news 24 Heures, «è possibile che il gruppo sia stato travolto dal distacco di una lastra di ghiaccio nel canalone che stavano scalando, precipitando per diverse centinaia di metri». L'ipotesi che la valanga abbia trascinato le vittime deriva da osservazioni a terra: «Abbiamo rilevato tracce di una slavina. Ma le cause della tragedia non sono ancora del tutto chiare», spiega Bruno Kalbermatten, responsabile della comunicazione di Air Zermatt. Ieri sera le vittime non erano state ancora formalmente identificate.

I soccorsi sono stati allertati da due persone impegnate nella scalata del Rimpfischhorn. Durante l'ascensione, iniziata dalla Britannia-Hütte, in una zona dove solitamente viene allestito un deposito, hanno notato quattro paia di sci abbandonati ai piedi di una parete. Sul momento non si sono insospettiti, ma dopo aver raggiunto la vetta senza incontrare nessuno e aver notato, al ritorno, che l'attrezzatura avvista in precedenza era ancora nello stesso punto, i due escursionisti hanno fatto una segnalazione alla centrale di soccorso vallesana, che ha subito inviato un elicottero di Air Zermatt a sorvolare la zona con una squadra di salvataggio e un medico e ha fatto partire le ricerche anche via terra.

I corpi dei primi tre scialpinisti sono stati individuati rapidamente sul ghiacciaio, a circa 4mila metri di quota, su un cono di valanga, 500 metri sotto la sella del Rimpfischhorn. Il medico d'urgenza che era a bordo dell'elicottero purtroppo non ha potuto fare niente per loro. Così come è stato inutile qualsiasi manovra di rianimazione per gli altri due sciatori, individuati poco dopo circa duecento metri più in alto. Successivamente è stato trovato sulla neve anche il quinto paio di sci. Le vittime sono a disposizione dell'autorità giudiziaria, che sta indagando per capire cosa abbia causato la tragedia esaminando le condizioni meteo e le valanghe nella regione.

Secondo una prima ricostruzione sarebbe stato il distacco di una valanga a tradire la comitiva, come dimostra il fatto che tre dei cinque corpi sono stati trovati ai piedi di un cono di neve, 500 metri più a valle del punto dove erano stati individuati gli sci. In un giorno in cui il bollettino meteo definiva «medio» il rischio valanghe. Si presume che le vittime siano partite dal rifugio Britannia, senza però segnalare la loro presenza o comunicare il percorso pianificato.

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