
Marco Travaglio (nella foto) diventa «consulente» della Camera. Il grande censore di casta e privilegi scende a Roma e viene ascoltato come esperto di finanziamento pubblico all'editoria e tagli alle spese della politica. «È il primo di una serie di esperti che verranno convocati», spiegano alla commissione Cultura di Montecitorio.
Per il condirettore del Fatto, i soldi pubblici ai giornali «vanno cancellati. Meglio sconti su tariffe e posta, almeno andrebbero a tutti». Vedremo. Intanto è curiosa la sindrome di Stoccolma del Palazzo, che chiama come gran consigliere il suo peggior castigatore.
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