
Urne aperte il 23 e 24 novembre in Veneto, Puglia e Campania. Un mini election day, ma senza candidati ufficiali. Almeno per ora. Solo ipotesi e timide dichiarazioni. La politica lavora per fare in fretta. Il centrodestra lo cerca in Veneto, e non è facile. Nella terra del doge Zaia è difficile trovare un sostituto dopo dieci anni. La Regione dovrebbe andare (di diritto) alla Lega. Il giovane Alberto Stefani è il nome quasi certo, almeno è quello che vorrebbe Matteo Salvini. Gli alleati frenano, ma non è escluso che il nome di Stefani venga ufficializzato a Pontida. O subito dopo. Luca De Carlo, di Fratelli d'Italia, anche lui nella rosa dei candidati, ha detto che bisogna "individuare il candidato al più presto". Poi ha aggiunto: "Serve una figura all'altezza, non solo un volto per le elezioni". Molti interpretano in queste parole un'auto promozione. Il campo largo è deciso a candidare l'avvocato Giovanni Manildo. Lo stesso vale in Puglia. Elly e compagni hanno già ufficializzato il nome di Antonio Decaro. Nel centrodestra, invece, di nomi se ne sono fatti tanti, ma ancora nulla è deciso. Come in Campania, nella terra di Vincenzo De Luca. Lo sceriffo tiene sulle spine i compagni di partito nonostante il nome di Roberto Fico sembri certo. Sono sette le regioni chiamate al voto. In Valle d'Aosta si voterà domenica 28 settembre; nelle Marche il 28 e il 29 dove, la sfida tra Francesco Acquaroli e Matteo Ricci resta accesa. In Toscana l'uscente Eugenio Giani sfiderà Alessandro Tomasi il 12 e 13 ottobre. In Calabria, invece, si andrà al voto il 5 e 6 ottobre dopo le dimissioni di Roberto Occhiuto che corre spedito per riprendersi il posto. Pasquale Tridico (foto) cerca di recuperare consenso e rilancia il reddito di dignità. In un'intervista ad una emittente locale ha promesso 500 euro a tutti gli occupabili, dunque alla maggioranza dei calabresi. È il metodo Tridico, promette una pioggia di soldi in caso di vittoria.
"È uno strumento di assistenza indirizzato a coloro che non percepiscono più il reddito di cittadinanza". Ha detto Tridico, che fa anche i calcoli. "Stiamo parlando di 20 e 30mila persone, quindi una platea anche contenuta". Ma chi paga?