Truffa principesca a Montecarlo, vittima un imprenditore italiano

Il raggiro sarebbe stato orchestrato da alcuni fedelissimi di Alberto II già allontanati. L'ostruzionismo del tribunale

Truffa principesca a Montecarlo, vittima un imprenditore italiano
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Dalla roulette alla roulotte. Montecarlo è da mesi sotto choc per le rivelazioni dell'ex commercialista di Alberto II di Monaco, al secolo il 67enne Claude Palmero. L'ex gestore ventennale del patrimonio personale della famiglia Grimaldi, licenziato in tronco per «appropriazione indebita» , da settimane sta spifferando ai giornalisti Gérard Davet e Fabrice Lhomme di Le Monde i segreti del cerchio magico di Alberto II, i cui miasmi investono anche l'Italia.

Lo schema è ricorrente: truffe finanziarie con prestanome, donazioni benefiche per accreditarsi con i Grimaldi che nascondono illeciti arricchimenti, croste spacciate per capolavori e gonfiate con valutazioni fuori controllo, auto di lusso fantasma, alchimie finanziarie con imbarcazioni e assicurazioni, speculazioni immobiliari, spericolate scommesse su cryptovalute diventate carta straccia. Il Giornale ha intercettato la storia di un piccolo imprenditore campano (ma non sarebbe il solo) circuito e raggirato da alcuni personaggi che gravitano intorno ad Alberto e che cerca giustizia dal 2017, anno in cui si è fidato di tre monegaschi per un affare che gli ha portato via più di un milione di euro, lasciandolo sul lastrico. Il suo legale monegasco traccheggia ma batte cassa, la causa va stranamente a rilento e il rischio è che il reato vada prescritto a fine giugno, mentre il nostro personale consolare (informato passo passo) è alla finestra.

La storia di Antonio Cicatiello è simile a tante altre che si sarebbe consumata in nome della famiglia Grimaldi, certamente estranea al raggiro. Avvicinato nel 2017 con la promessa di un investimento in una società monegasca, l'italiano ha pagato una cifra vicina al milione di euro (981.

000 euro tra bonifici e contanti, versamenti che il Giornale ha verificato) a tre soci monegaschi - condizione obbligatoria per acquistare un'azienda del Principato - convinto della bontà dell'affare dalla mediazione del figlio di un collaboratore dei Grimaldi e di un console onorario, (oggi allontanato come Palmero) ma scopre di non avere nulla e scatta la denuncia. La vittima sostiene di aver scritto sia al Principe, sia al giudice, sia al procuratore, ma le pressioni per tenere ferma la causa stanno prevalendo.

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