
Dal podio delle Nazioni Unite Donald Trump celebra il ritorno della forza americana, congratulandosi con se stesso per aver inaugurato "un'età dell'oro per gli Stati Uniti, che oggi sono di nuovo rispettati sul palcoscenico mondiale mentre fino a poco fa ci ridevano dietro", e affermando di meritare il premio Nobel per aver posto fine a "sette guerre".
Ma soprattutto, lancia un durissimo attacco all'organizzazione internazionale e all'Europa, invitando il mondo intero a seguire il suo programma anti-immigrazione e scettico sul clima. "Le due cose che ho ricevuto dall'Onu sono state una scala mobile difettosa e un gobbo che non funziona", scherza il presidente Usa riferendosi ai problemi tecnici che hanno caratterizzato il suo arrivo e il suo intervento al Palazzo di Vetro. "In sette mesi ho messo fine a sette guerre, ma non ho mai avuto una chiamata dalle Nazioni Unite, e nessuno mi ha ringraziato" per questo, dice ancora il tycoon, spiegando che "l'Onu scrive lettere, ma le parole vuote non risolvono le guerre". Questa organizzazione "ha un tremendo potenziale, l'ho sempre detto. Ma non è nemmeno lontanamente vicino a esserne all'altezza", prosegue, attaccando le Nazioni Unite anche per la questione dell'immigrazione, uno dei punti centrali del suo discorso, durato quasi un'ora.
"La questione politica numero uno del nostro tempo è la crisi delle migrazioni incontrollate e l'Onu incoraggia l'invasione" di alcuni Paesi proprio attraverso l'immigrazione illegale, sottolinea, affermando che l'Europa è invasa. L'Onu "dovrebbe fermare le invasioni, non crearle e finanziarle", prosegue, lodando gli Stati Uniti che "hanno intrapreso azioni coraggiose per bloccare rapidamente l'immigrazione incontrollata". E rivolgendosi all'Europa esorta molti alleati a "porre fine al fallito esperimento delle frontiere aperte. I vostri paesi andranno all'inferno", poi ribadisce che il tasso complessivo dei migranti nel Vecchio Continente è parte "dell'agenda globalista".
Incontrando il segretario generale Antonio Guterres, tuttavia, il comandante in capo Usa toni decisamente più miti, affermando che Washington "sostiene l'Onu al 100%, anche se a volte non sono d'accordo. Ma il potenziale per la pace con questa istituzione è grandissimo". E Guterres, che nel suo intervento pur non facendo nomi ha esaltato la cooperazione internazionale, poiché "in un mondo in cui le minacce oltrepassano i confini, l'isolamento è un'illusione", ha definito gli Usa "essenziali" per l'Onu, lodando il lavoro di Trump per la pace, dicendo che "siamo a vostra disposizione per lavorare insieme verso la pace".
Sulla guerra a Gaza, invece, il tycoon si concentra sul rilascio degli ostaggi israeliani ("li vogliamo indietro tutti e 20") e continua a esprimere disaccordo con il crescente numero di Paesi che hanno formalmente riconosciuto uno stato palestinese, tornando a definirla "una ricompensa" per le "atrocità" commesse da Hamas. Un nuovo attacco all'Europa arriva riguardo la guerra in Ucraina: "I Paesi europei devono smettere immediatamente di acquistare petrolio russo, è imbarazzante per loro", anche se punta il dito soprattutto contro Cina e India, i "principali finanziatori" della macchina da guerra russa in Ucraina. E ancora, attacca il cambiamento climatico, "la più grande truffa mai perpetrata al mondo".
Nel mirino (ancora una volta) l'Europa per le sue politiche di transizione energetica: "Tutta questa idea globalista che chiede ai paesi industrializzati di sconvolgere le loro società deve essere respinta - chiosa Trump - Se non abbandonate questa truffa verde, il vostro paese è destinato al fallimento. E io sono bravo a fare previsioni".