Trump, nuovo stop a Fauci "Non parlerà alla Camera"

La Casa Bianca vieta la testimonianza del virologo: "Inopportuna". Autorizzato il farmaco anti-Ebola

Trump, nuovo stop a Fauci "Non parlerà alla Camera"

Sembra essere un sentimento di amore e odio quello che Donald Trump prova per Anthony Fauci. Ieri l'inquilino della Casa Bianca ha deciso di stoppare l'audizione dell'immunologo alla Camera, ma poche ore dopo ha autorizzato l'utilizzo del farmaco anti-ebola promosso nei giorni scorsi proprio dallo stesso ricercatore. Fauci, convocato dal Comitato per gli stanziamenti a lavoro, salute e servizi umani, avrebbe dovuto riferire mercoledì su diversi dettagli relativi alla gestione dell'emergenza sanitaria. «È controproducente chiamare a testimoniare soggetti coinvolti nella gestione dell'emergenza in un momento simile - si è giustificata il vice-segretario stampa della Casa Bianca Judd Deere non è una censura, l'esecutivo resta pronto a garantire la testimonianza al momento opportuno». Fauci sta rappresentando una presenza costante e cruciale nel corso della crisi da Covid-19. Purtroppo Trump non ha mai mostrato particolare entusiasmo per il lavoro dell'immunologo di origini siciliane, arrivando persino a ritwittare un utente che aveva lanciato l'hashtag #FireFauci, dopo che lo stesso medico aveva dichiarato che gli Stati Uniti avrebbero potuto salvare più vite se le mosse per contenere il virus fossero state tempestive. Secondo i media, dovrebbe comunque testimoniare il prossimo 12 maggio di fronte alla commissione per la salute del Senato.

Continuano intanto ad aumentare le proteste di gruppi contro le misure di lockdown: dopo le mobilitazioni di venerdì a Chicago, Raleigh, Los Angeles e Sacramento, altre sono annunciate nella giornata odierna nelle capitali di Kentucky, Oregon e New Hampshire. Se è vero che rappresentano una minoranza, tuttavia possono contare su una rete social ben organizzata, sulla visibilità concessa da media come Fox News e persino sull'endorsement ricevuto da Trump. Il presidente ieri è tornato a difenderli attraverso un tweet, spiegando che «si tratta di brave persone. Sono soltanto arrabbiate, e vogliono come tutti noi riavere la propria vita».

Trump ha inoltre autorizzato l'uso del Remdesivir, farmaco anti-Ebola, per porre freno all'epidemia. La notizia è stata confermata ai cronisti da Kayleigh McEnany, nuova portavoce del presidente, la più giovane con i suoi 32 anni a ricoprire il prestigioso ruolo di capo della comunicazione alla Casa Bianca, che ha esordito on un «non vi mentirà mai, promesso». Il Remdesivir è stato approvato con la procedura d'emergenza dalla Food and Drug Administration (Fda), l'agenzia che regola la commercializzazione dei medicinali negli Usa. L'Fda ha fatto sapere che sulla base delle prove disponibili «è ragionevole credere che il Remdesivir possa essere efficace nel trattamento di Covid-19, e che, dato che non esistono trattamenti alternativi adeguati, approvati o disponibili, i benefici noti e potenziali superano i rischi». Il governo degli Stati Uniti coordinerà la donazione e la distribuzione del farmaco agli ospedali con unità di terapia intensiva e ad altri nosocomi di località dove il numero di contagiati è piuttosto elevato.

Già studiato in vitro e in vivo contro i coronavirus responsabili di Mers e Sars, e impiegato durante l'epidemia di Ebola in Africa tra il 2014 e il 2016 con risultati importanti, agli occhi del mondo appare oggi come un'arma più che promettente. In particolare, i riflettori sono puntati sul Chicago Medicine hospital, dove quasi tutti i 125 pazienti curati ogni giorno con il Remdesivir sono stati dimessi nel giro di una settimana.

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