Trump: "Riapro il carcere di Alcatraz"

"Lì i criminali più spietati". E offre 1.000 dollari ai migranti che si auto-deportano

Trump: "Riapro il carcere di Alcatraz"
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Donald Trump vuole riaprire Alcatraz. La famigerata prigione federale situata sull'isola-fortezza nel Golfo di San Francisco, in California, è chiusa ormai da sessant'anni, ma ora il presidente Usa annuncia di aver ordinato di ricostruire e riaprire il carcere, che ospiterà «i criminali più spietati e violenti d'America». «Quando eravamo una nazione più seria, in passato, non esitavamo a rinchiudere i soggetti più pericolosi e a tenerli lontani da chiunque potessero fare del male. È così che dovrebbe essere», prosegue, sottolineando che «non tollereremo più questi criminali seriali che diffondono sporcizia, spargimenti di sangue e caos nelle nostre strade».

Alcatraz, che aveva una capienza di 336 detenuti (e ospitò anche il boss Al Capone) chiuse nel 1963 a causa degli elevati costi di gestione dopo essere stata aperta per soli 29 anni, secondo il Bureau of Prisons degli Stati Uniti, e ora funge da attrazione turistica con oltre un milione di visitatori ogni anno. Il carcere entrò nella storia americana dopo la fuga di tre detenuti nel 1962, in particolare di Frank Morris, che ispirò il film Fuga da Alcatraz con Clint Eastwood. Ma la gestione era tre volte più cara rispetto a qualsiasi altra struttura federale: le spese maggiori erano causate dall'isolamento fisico, con cibo, provviste, carburante e persino acqua potabile che dovevano essere portati sull'isola ogni settimana. Inoltre, il Bureau stima che siano stati necessari dai 3 ai 5 milioni di dollari in più solo per i lavori di manutenzione e restauro.

«La proposta del presidente non è seria», commenta su X l'ex speaker della Camera Nancy Pelosi, che rappresenta San Francisco. The Donald ha promesso di reprimere la criminalità, in particolare quella dei clandestini, invocando l'Enemies Act del 1798 precedentemente utilizzato solo in tempo di guerra per deportare coloro che la sua amministrazione ritiene criminali e membri di gang. Intanto, Washington ha iniziato a pagare 1.000 dollari a ogni migrante illegale che si «auto-deporta». Secondo il New York Post, i clandestini possono evitare l'arresto se scelgono di lasciare autonomamente gli Usa: il dipartimento per la Sicurezza Interna «offre agli immigrati irregolari assistenza finanziaria per il viaggio e un sussidio per il rientro nel loro Paese d'origine tramite l'app Cbp Home», afferma la segretaria all'Homeland Security Kristi Noem. Il denaro verrà erogato una volta ricevuta la conferma dell'arrivo in patria tramite l'app. L'iniziativa, stando alle autorità americane, consentirà forti risparmi per i contribuenti, anche fino a un milione a famiglia.

E il comandante in capo parlando con i giornalisti torna pure sulla questione del sostituto di Mike Waltz come consigliere per la sicurezza nazionale (che prevede di nominare entro sei mesi): il tycoon spiega che sta valutando la possibilità di nominare il vice capo di gabinetto Stephen Miller, artefice delle sue aggressive politiche migratorie. Mentre su Waltz, ripete che il suo trasferimento come ambasciatore americano all'Onu è un «miglioramento» per lui.

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