Trump rilancia: "Sconfiggerò i comunisti"

Il tycoon dopo le accuse: l'America ha pianto, è una caccia alle streghe

Trump rilancia: "Sconfiggerò i comunisti"
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New York. «L'America ieri è andata a dormire con le lacrime agli occhi. Presto, tuttavia, sarà in grado di sorridere, perché avremo sconfitto i marxisti, i fascisti, i comunisti, gli squilibrati e la sinistra radicale». Donald Trump non arretra di un passo, e all'indomani dell'incriminazione per aver sottratto documenti classificati dalla Casa Bianca portandoli nella sua residenza di Mar-a-Lago dopo la fine del mandato, torna alla carica. «Metteremo di nuovo l'America al primo posto e la renderemo di nuovo grande», ha continuato l'ex presidente citando il suo slogan «Make America Great Again». E proprio ieri il tycoon ha preso parte a due eventi del partito repubblicano in Georgia e North Carolina, appuntamenti davanti a un pubblico amico già programmati in precedenza, che The Donald non ha voluto cancellare dopo gli ultimi sviluppi legali, e anzi gli hanno dato la possibilità di rispondere alle accuse dal vivo.

La Georgia, peraltro, non solo è uno degli stati chiave da conquistare nelle elezioni del 2024, ma è anche quello dove è in corso l'ennesimo procedimento a carico di Trump, accusato di aver tentato di sovvertire il risultato del voto nel 2020. Finora, l'ex comandante in capo ha bollato i procedimenti contro di lui come una «caccia alle streghe politicamente motivata» per fermare la sua candidatura alla presidenza. Il caso sui documenti top secret lo ha definito una «bufala», accusando il successore Joe Biden di aver gestito in modo analogo carte riservate. «Non avevo niente da nascondere, né lo faccio adesso. Nessuno ha detto che non potevo guardare i documenti personali che ho portato con me dalla Casa Bianca. Non c'è niente di sbagliato in questo», ha sottolineato. Mentre lui continua ad ostentare sicurezza, però, tra i suoi assistenti radunati nel club di Bedminster, in New Jersey, cresce la preoccupazione per le implicazioni legali della vicenda (i capi d'accusa più gravi comportano potenziali pene detentive fino a 20 anni ciascuno). Martedì il tycoon è atteso in aula al tribunale federale a Miami, e proprio nella città della Florida l'allerta sicurezza è alta. In uno dei suoi ultimi post su Truth l'ex presidente ha esortato i sostenitori a manifestare fuori dal tribunale.

E secondo quanto riferito da fonti informate alla Cnn, i membri del gruppo estremista dei Proud Boys, i cui leader sono stati condannati per l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, stanno pensando di mobilitarsi e andare in massa a manifestare. Le autorità dello stato guidato da Ron DeSantis si tanno preparando all'arrivo dei sostenitori di Trump, come è successo a Manhattan ad aprile quando il tycoon si presentò in tribunale per il caso dei pagamenti alla pornostar Stormy Daniels.

In quel caso non ci sono state proteste di massa e neppure disordini, e adesso anche la polizia di Miami ha assicurato di essere pronta a «lavorare con le forze statali e federali per garantire la sicurezza e tutelare il primo emendamento».

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