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"Ma tu apriresti le frontiere a tutti?". Ed è lite tv con Calenda

Scontro in tv tra Carlo Calenda e Andrea Costa, attivista e coordinatore di Baobab Experience, sul tema migranti

"Ma tu apriresti le frontiere a tutti?". Ed è lite tv con Calenda

Duro faccia a faccia a Di Martedì tra Carlo Calenda e Andrea Costa, coordinatore di Baobab Experience. Al centro della discussione, ovviamente, il tema immigrazione.

"La sinistra sull'immigrazione non è stata capace di dire una cosa semplice: cioè che le frontiere di un Paese sono le frontiere di un Paese - ha detto l'ex ministro dello sviluppo economico - E se uno pensa di poter dire che le frontiere devono essere aperte a chiunque voglia venire quando siamo un paese affacciato su un continente come l'Africa che cresce di un miliardo e duecento milioni di persone, una persona che dice questa cosa è fuori di senno. E gli italiani, che non sono razzisti, se tu gli dici che non vogliamo aprire i confini a chiunque voglia venire perché sennò perderemmo il controllo del Paese, però chi è qua va gestito e integrato perché se non lo facciamo diventa un problema umanitario e di sicurezza".

Insomma: per Calenda "la sinistra deve imparare a dire delle parole chiare". Un ragionamento che non è piaciuto al coordinatore di Baobab. "Io alla favoletta del 'non possiamo accogliere tutti' non ci credo - ha replicato - L'Europa stava facendo dei passi in avanti abbattendo queste frontiere. Vorrei tranquillizzare tutti: i migranti considerano l'Italia un Paese di transito. Loro vanno in altri Paesi".

Costa è sembrato sorpreso dalla posizione di Calenda, che era lì a rappresentare il Pd. "La questione è che io trovo veramente disdicevole vedere in televisione quella che dovrebbe essere la sinistra contrapposta alla destra che fanno a gara a chi ne tiene di più nei lager in Libia, a chi ne fa arrivare di meno, a chi criminalizza di più le Ong. Perché la criminalizzazione delle Ong che salvavano (i migranti, ndr) è iniziata con l'altro governo, non è che di colpo ci siamo catapultati nel fascismo".

A questo punto la discussione si anima. "Il punto è un altro - replica Calenda - Tu pensi che domani dovremmo aprire le frontiere dell'Italia a chiunque voglia venire da qualunque voglia venire?". L'ex ministro replica più volte la domanda e alla fine i toni si alzano: "Bisogna aprire le frontiere - dice l'attivista - a chi scappa da guerre, da dittature, a chi scappa dalla fame e da cambiamenti (climatici, ndr). È un nostro dovere" (

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