
Fake news, fact checking e contromosse comunicative. Dopo alcuni giorni in cui il centrosinistra ha deciso di cavalcare lo spin della crisi del turismo in Italia, con una presentazione decisamente "selettiva" delle informazioni o meglio delle suggestioni, con tanto di analisi socio-economiche a rafforzare la tesi e inevitabili attacchi al governo, il Viminale presenta i dati reali.
Numeri che fotografano in maniera inequivocabile il deciso aumento delle presenze nelle strutture ricettive rispetto all'anno scorso. Caso chiuso? No, perché in qualche modo, la polemica viene mantenuta viva. C'è addirittura chi nel Pd si chiede perché sia il ministero degli Interni a diffondere i dati (in realtà sono anni che lo fa attraverso la banca dati Alloggiati Web).
Alla fine Giorgia Meloni decide di intervenire e lo fa in maniera dura. "Ritengo vergognoso che, pur di attaccare il governo, certa opposizione diffonda notizie false, danneggiando l'immagine e gli interessi dell'Italia", scrive. "Negli ultimi giorni, tra le diverse uscite, anche la segretaria del Pd Elly Schlein ha lasciato intendere che il turismo italiano fosse in crisi. Peccato che, poche ore dopo la sua uscita, i dati ufficiali del Viminale tratti dalla banca dati Alloggiati web della Polizia di Stato, abbiano certificato l'esatto contrario, con arrivi in crescita e milioni di visitatori nelle nostre strutture ricettive. Alle mistificazioni e alle falsità costruite a tavolino rispondono i numeri e la verità. Chi ama davvero la propria Nazione non la scredita davanti al mondo per convenienza politica. Noi continueremo a lavorare per renderla ogni giorno più forte, attrattiva e orgogliosa di sé", sottolinea Meloni.
Elly Schlein sceglie comunque di replicare. "Il sindacato dei balneari ha parlato di un calo di presenze del 15% e Altroconsumo ha analizzato un aumento dei costi del 34%. Giorgia Meloni invece che rispondere a me dovrebbe rispondere a quelle famiglie italiane che hanno i salari troppo bassi per andare in vacanza, mentre il suo governo blocca l'adozione di un salario minimo e non fa nulla per contrastare le bollette più care d'Europa". E se Davide Faraone di Italia Viva fa sapere che "dire che 'tutto va bene' perché aumentano gli arrivi è propaganda da dépliant", Giuseppe Conte evita di citare i dati e la prende larga: "Meloni direttamente da Marte poco fa ha detto che sulle vacanze va tutto bene. Mentre dilagano i rincari su tutto, aumenta pressione fiscale e crolla il reddito reale delle famiglie, la presidente si preoccupa solo di aumentare i rimborsi a qualche ministro e sottosegretario e di coprire di miliardi la lobby delle armi". Ma anche da Rimini - diventata per alcuni giorni località simbolo della "crisi" - arrivano elementi che smentiscono la narrazione.
"Penso che alla fine della stagione, se non sarà meglio dell'anno scorso, saremo in linea con l'anno scorso - osserva Mauro Vanni, presidente della cooperativa Bagnini Rimini Sud e di Confartigianato Imprese Demaniali -: i conti li facciamo a settembre, ma se il trend è questo penso che sia una buona estate come nel 2024".