Uccide la moglie a coltellate. Lei non denunciò le violenze

Il delitto davanti ai tre figli. La vittima aveva raccontato di abusi senza querelarlo. Il "codice rosso" era attivo

Uccide la moglie a coltellate. Lei non denunciò le violenze
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L'ennesimo femminicidio è avvenuto davanti agli occhi dei tre figli della vittima, Ana Cristina Correia, una donna di origini brasiliane di 38 anni, accoltellata venerdì notte nell'abitazione dove viveva la coppia a Saltara, nel comune di Colli al Metauro, nel pesarese. I carabinieri hanno arrestato il marito, un autista di 54 anni della provincia di Brindisi, per omicidio volontario aggravato. Un uomo violento, che già in altre occasioni aveva maltrattato la moglie, tanto da costringerla ad andare via di casa. Nonostante tutto lei non aveva mai trovato il coraggio di denunciarlo.

La situazione di disagio in famiglia andava avanti da tempo, ma ogni volta lei trovava il motivo e la forza di andare avanti. Fino a sei giorni fa, quando l'ultimo grave episodio l'aveva convinta ad andarsene. Era stato lui a chiamare i carabinieri per denunciare che la donna aveva abbandonato il tetto coniugale facendo perdere le proprie tracce. I militari erano riusciti a rintracciare Ana e l'avevano convocata in caserma, dove la 38enne aveva raccontato di essere da tempo vittima di violenza da parte del marito, di volersi allontanare da lui, ma di non voler presentare denuncia nei sui confronti. Ciò nonostante i carabinieri aveva allertato la Procura di Pesaro, inoltrando una notizia di reato, e attivando il codice rosso per capire i motivi che avevano spinto la donna a non denunciare le violenze che subiva. L'autorità giudiziaria aveva già delegato l'audizione della 38enne. Ma purtroppo la procedura urgente non è servita ad evitare la tragedia perché la vittima nel frattempo ha deciso di tornare a casa senza darne comunicazione alle forze dell'ordine, forse con la speranza che questa volta le cose sarebbero potute andare diversamente. Invece venerdì le cose sono precipitate. I due, che erano sposati da 14 anni, hanno cominciato a litigare davanti ai tre figli minori. Al culmine della discussione l'uomo ha sferrato alcune coltellate alla moglie, colpendola all'addome.

Sono stati i vicini a dare l'allarme, attirati dalle urla. Quando sono arrivati i soccorsi la donna era in fin di vita ed è stata trasferita con l'elisoccorso all'ospedale di Ancona, dove è deceduta poco dopo. Nel frattempo i carabinieri hanno circondato l'abitazione e bloccato tutte le vie di fuga: l'aggressore si era nascosto in un terreno vicino, al buio, dove è stato rintracciato e fermato. I militari hanno trovato e sequestrato anche l'arma del delitto, un coltello a serramanico. L'abitazione è stata posta sotto sequestro, mentre il 54enne è stato prima portato in caserma e poi in carcere, in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto che sarà fissata dal gip di Pesaro.

Dalle foto e dai post della sua pagina Instagram trasmetteva l'immagine di una donna spigliata e sicura di sé, oltre che molto bella. «Gettami ai lupi e tornerò guidando il branco», scriveva qualche tempo fa.

Alla luce di quanto accaduto, fa riflettere un post del 2018: «Penso che in tutta la vita ne ho passate di cose, mi hanno urlato contro, fatto scandalo, buttato fango addosso, minacciata, usata, frantumate perfino le ossa. Però quello che non sanno è che io tornerò sempre, come la Fenice risorgo sempre dalla ceneri e come il pazzo ho paura».

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