Un'inchiesta sul suicidio di De Donno, icona No Vax

La procura di Mantova ha deciso di aprire formalmente un'inchiesta sulla morte di Giuseppe De Donno

Un'inchiesta sul suicidio di De Donno, icona No Vax

La procura di Mantova ha deciso di aprire formalmente un'inchiesta sulla morte di Giuseppe De Donno, l'ex primario di pneumologia dell'ospedale Carlo Poma e padre della terapia anti Covid basata sull'utilizzo del plasma iperimmune dei pazienti guarito. De Donno si sarebbe suicidato nella giornata di martedì impiccandosi nella sua casa di Eremo di Curtatone. Gli inquirenti, che hanno già sentito i familiari e sequestrato cellulari e computer del medico, vogliono valutare eventuali responsabilità di terzi. Il posibile reato ipotizzato è quello di induzione al suicidio.

I colleghi della Asst di Mantova ne sottolineano il «desiderio di giustizia» e la «grande umanità». «La direzione e tutti i professionisti di Asst Mantova si stringono attorno alla famiglia Donno per la sua grave perdita - si legge in una nota - La scomparsa del medico ha lasciato un vuoto incolmabile fra i colleghi che esprimono il loro dolore e la loro stima per un professionista eccellente e di grande umanità. De Donno era direttore della struttura complessa di Pneumologia dal novembre 2018, incarico che ha ricoperto fino a poche settimane fa - ricordano i colleghi - quando ha deciso di diventare medico di base per contribuire con le sue competenze allo sviluppo della medicina territoriale».

Di De Donno hanno fatto un'icona anche i No Vax che ieri hanno riempito le piazze. «De Donno sei vivo come chi hai salvato», «Un grande medico De Donno che ha salvato decine di vite con il plasma Iperimmune» e «Addio eroe, hai nobilitato la medicina», sono alcuni dei cartelli esposti nella manifestazione di Milano in piazza Fontana. «È stato ucciso uno dei più grandi medici italiani. È stato ucciso perchè aveva trovato la più grande cura gratuita.

De Donno veglia su di noi» dice a Roma in mezzo a piazza del Popolo, l'avvocato Edoardo Polacco, che con un megafono e una pezza di stoffa per asciugare il sudore arringa la folla dei no green pass. Gli organizzatori della manifestazione hanno anche annunciato che parteciperanno in massa al funerale del medico a Curtatone.

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