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Delitto senza colpevole?

Verso la richiesta di processo per Sempio, sarà battaglia in aula: pochi elementi per la condanna, abbastanza per scagionare Stasi

Delitto senza colpevole?
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Ben arrivato sulla scena del crimine, Ignoto 2. Seminascosta tra le novanta pagine di perizia della genetista Denise Albani, c'è la traccia che racconta bene l'effetto collaterale che le conclusioni dell'esperta hanno sull'eterna inchiesta sulla morte di Chiara Poggi: l'effetto non di semplificare le cose, ma di complicarle.

Perchè se davvero c'è la possibilità "da forte a moderatamente forte" che sul mignolo sinistro della vittima ci fosse il Dna di Andrea Sempio, e possibilità "moderata" che lo stesso valga per il pollice destro, c'è anche una terza unghia di Chiara che è stata analizzata e ritenuta utile: la Msx4, probabilmente l'indice sinistro. Lì, dice la perizia, c'è un Dna altrettanto chiaro di quello di Sempio. Ma non è il suo. E non è di nessun altro degli altri otto maschi confrontati, compreso Alberto Stasi, l'allora fidanzato di Chiara, e poi il padre, gli amici, persino il medico legale. Conclusione quasi inevitabile: se Sempio ha lasciato quella traccia mentre uccideva la sorella del suo migliore amico, accanto a lui c'era qualcun altro. La scena si complica, dunque. Appare una variabile su cui la difesa di Sempio potrebbe aggrapparsi con tutte le forze, visto che sinora la presenza di un complice nel delitto di Garlasco, anche se formalmente non esclusa nel capo d'accusa, non ha mai preso forma. Non ci sono altri indagati, oltre a Sempio, e non possono stare nascosti nelle pieghe delle carte dell'inchiesta, perchè altrimenti avrebbero dovuto essere anche loro invitati ad assistere alle analisi della Albani. Così il capo d'accusa rischia di presentarsi monco nell'aula della Corte d'assise di Pavia dove la Procura intende portare Sempio a rispondere di omicidio volontario aggravato, ma senza il suo complice. Non sarà un processo facile, per l'accusa. A meno che non salti fuori la pistola fumante di cui si parla da tempo, la prova regina che i pm terrebbero chiusa nei cassetti in attesa di scoprire le carte, è chiaro che le prove scientifiche - per come stanno prendendo forma - potrebbero non bastare a giudici e giurati per una sentenza di colpevolezza "al di là di ogni ragionevole dubbio". La stessa espressione impiegata dalla Albani per indicare la possibilità che le tracce sull'unghia Msx1 sia di Sempio, "da forte a moderatamente forte" sembra fatta apposta per lasciare aperta una via d'uscita: una forte possibilità non è una certezza, non può essere la base di un ergastolo. Tutto inutile, dunque? Davvero è possibile che alla fine due anni di indagini e un anno di talk show si riducano a nulla? No. Se le voci circolate finora sono corrette, l'ultimo passo delle indagini scientifiche un risultato lo produrrà comunque: togliere definitivamente Alberto Stasi dalla scena del crimine, accertare che le sentenze che nel 2015 - dopo due assoluzioni - lo giudicarono colpevole furono drammatici errori giudiziari. Già le analisi genetiche e la rilettura delle impronte digitali effettuate nella nuova inchiesta non hanno fatto emergere nessuna traccia che portasse all'ex bocconiano. La prova finale dell'innocenza di Stasi potrebbe arrivare dalla consulenza medico legale di Cristina Cattaneo, che sposterebbe ben oltre le 9,35 l'ora della morte di Chiara, e a quel punto l'alibi del condannato tornerebbe inattaccabile.

Col rischio concreto che il delitto di Garlasco rimanga senza colpevoli ma col risultato di valore inestimabile di riscattare un innocente da una accusa ingiusta. Poi nessuno potrà ridare a Stasi la sua vita, ma questo è un altro problema.

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