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Vertice a Ferragosto fra Sangiuliano e i dirigenti. Le visite a musei e monumenti crescono ancora

Iannone (Fdi): «Siamo una superpotenza culturale». L'incontro con i lavoratori

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Una promessa che è stata mantenuta. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano aveva annunciato ad aprile scorso un invito cordiale per ferragosto. Destinatari? I direttori generali, che hanno accolto bene la novità. Una riunione vera e propria quindi a cui è seguito un pranzo, che i comunicati ufficiali hanno definito «leggero». Tra i presenti, pure i sottosegretari Gianmarco Mazzi e Vittorio Sgarbi, il segretario generale Mario Turetta e il direttore generale Unità di Missione per l'attuazione del Pnrr, Angelantonio Orlando. Più di tre ore per un confronto sui progressi raggiunti (i numeri continuano a crescere) e gli obiettivi che vanno, secondo gli orientamenti e le direttive del ministro Sangiuliano, ottenuti in breve tempo. Il capo di Dicastero ha ringraziato coloro che hanno lavorato anche due giorni fa, in piena festività, consentendo che le statistiche sugli ingressi nei principali monumenti italiani facessero registrare picchi importanti. Statistiche che, per Sangiuliano, «confermano che stiamo facendo un buon lavoro. Ringrazio in primo luogo chi, in questi giorni di vacanza, ha lavorato per garantire la fruibilità dei siti», ha aggiunto. Nella due giorni ferragostana, quasi centomila persone hanno deciso di visitare il Colosseo, mentre quasi settantamila persone hanno visto da vicino Pompei (esiste da poco, sempre per volontà dell'esecutivo, una tratta ferroviaria da Roma). Trentacinquemila, ancora, la casistica degli Uffizi di Firenze. I musei del Belpaese - ha continuato il ministro «rafforzano l'identità e la consapevolezza della nostra storia. Sono parte essenziale della bellezza che l'Italia offre ai propri cittadini e al mondo. Ogni museo è un'esperienza culturale che merita di essere vissuta». Sangiuliano, dopo la riunione operativa e il pranzo coi direttori generali, si è presentato prima al Colosseo e poi al museo nazionale romano. L'ha fatto «per incontrare alcune lavoratrici e lavoratori che, nella giornata di Ferragosto, erano presenti. Grazie per il loro impegno», ha insistito.

Un plauso deciso è arrivato da Fratelli d'Italia, che parla di «rivoluzione copernicana» nella gestione della cultura italiana. «Oltre all'assunzione di 200 persone con alta specializzazione da portare all'interno dell'amministrazione e di 518 nuove figure professionali da inserire nei musei entro la fine di dicembre - ha fatto presente Antonio Iannone, senatore meloniano - la notizia dei musei e parchi archeologici aperti a Ferragosto e, soprattutto, degli eccezionali dati sugli ingressi, conferma inequivocabilmente un record senza precedenti; segno che c'è, grazie al ministro Sangiuliano, un'evidente inversione di rotta, un reale e concreto impegno per rilanciare e valorizzare il ruolo di superpotenza culturale dell'Italia». E anche Alessandro Amorese, capogruppo di Fdi della commissione Cultura alla Camera, ha voluto dire la sua. «Un grande paese come l'Italia, che ha nel turismo di qualità uno dei suoi fiori all'occhiello, deve funzionare al meglio anche in giorni che per la maggior parte delle persone sono di festa. Per questo mi associo ai ringraziamenti del ministro Sangiuliano ai migliaia di lavoratori e lavoratrici che nel giorno di Ferragosto hanno permesso di tenere aperti i nostri siti archeologici e i nostri musei». L'Italia rappresenta un unicum di straordinarietà al cospetto del mondo.

L'esecutivo Meloni, a differenza di altri governi, lo sa bene.

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