Politica

Visagista e prova trucco dietro il bancone

La cura del maquillage è fondamentale quando si affrontano le terapie oncologiche

Il make-up in farmacia? Una tendenza che sta prendendo sempre più spazio all'interno dei nuovi comportamenti d'acquisto. Parallelamente alla crescita dei consumi mondiali di cosmetici, si registra infatti un aumento di vendite di prodotti per il trucco in farmacia. La crescita nel 2017 è stata del 5 per cento e il tema si propone con sempre maggiore interesse. Imperdibile è perciò il workshop che si terrà sabato 21 aprile organizzato da Cosmofarma e da iFarma presso lo spazio Innovazione di BolognaFiere. Ma se la cura del proprio aspetto è diventata irrinunciabile per chiunque e trova anche nel farmacista un alleato, figuriamoci quando si parla di donne che, sottoposte a trattamenti oncologici, non vogliono rinunciare alla propria bellezza, desiderano riconquistare il proprio benessere e soprattutto far crescere la propria autostima.

In prima linea, con il programma «Look Good Feel Better» - se ne parla nel corso del workshop - c'è «La forza e il sorriso», la onlus presieduta da Anna Segatti e patrocinata da Cosmetica Italia. Il programma realizza laboratori di bellezza gratuiti per donne in trattamento oncologico in 55 ospedali e strutture italiane il cui elenco è consultabile su www.laforzaeilsorriso.it. Sia ben chiaro: il make-up non sostituisce le cure mediche ma cura l'anima e questo è molto importante per fronteggiare attraverso informazioni, idee e consigli pratici, gli effetti secondari delle terapie. «Per esperienza personale - dice Anna Segatti - so quanto sia importante per una donna che affronta una terapia antitumorale sentirsi bene con se stessa e non rinunciare alla propria femminilità, nonostante il difficile percorso della malattia». Il laboratorio si svolge in un'unica seduta, della durata di circa 2 ore e mezza, ed è guidato da una consulente di bellezza volontaria che svela utili segreti di make-up e insegna a ogni partecipante come valorizzare, in pochi mirati gesti, il proprio aspetto. Preziosa anche la presenza di una psicoterapeuta che offre supporto psicologico e sostegno alle donne in cura. L'iniziativa è totalmente gratuita, sia per le partecipanti che per le strutture ospitanti, e a ogni donna viene donata una beauty bag ricca di prodotti cosmetici, per esercitarsi e mettere in pratica i consigli dei consulenti di bellezza anche a casa. Si può partecipare ai laboratori nella struttura che si preferisce, non necessariamente nell'ospedale presso il quale si affrontano le cure. I numeri esprimono l'alto indice di gradimento di questa iniziativa in undici anni di attività: 13mila donne coinvolte, 500 volontari fra consulenti di bellezza e personale ospedaliero, 29 imprese cosmetiche sostenitrici in rappresentanza di 35 brand, 3mila laboratori di bellezza svolti.

LuSer

Commenti