Volkswagen, in 60mila fanno causa

E la Bei chiude i rubinetti: «Basta aiuti a Wolfsburg»

Oltre 60.000 proprietari europei di auto diesel truccate da Volkswagen intendono lanciare un'azione legale collettiva contro la casa di automobilistica tedesca. Lo rivela il giornale tedesco Rheinische Post, secondo il quale l'iniziativa è stata avviata da uno studio legale di Duesseldorf, riunitosi in una fondazione che riunisce i clienti europei di VW colpiti dallo scandalo. «Oltre 60.000 automobilisti - spiega al giornale l'avvocato Julius Reiter - si sono iscritti alla 'Stichting Volkswagen Car Claim', una fondazione di diritto olandese finalizzata al lancio di un'azione collettiva contro il gruppo di Wolfsburg». Secondo Reiter «ogni settimana» sono «centinaia» i clienti europei che s'iscrivono alla fondazione, per reclamare un «indennizzo», «non ritenendosi soddisfatti» per le soluzioni proposte dal gruppo automobilistico, tanto più che in Europa VW non ha ancora proposto le stesse condizioni avanzate negli Usa. All'inizio di novembre Volkswagen ha proposto di compensare con mille dollari e con un'assistenza gratuita in caso di panne, ciascun cliente VW statunitense coinvolto nello scandalo, mentre non ha proposto niente del genere in Europa. «Il consumatore tedesco - sostiene Reiter - è forse un cliente di serie B?». In base alla legge tedesca solo un azionista della società ha il diritto ad avanzare un'azione collettiva, mentre i clienti possono agire legalmente solo a livello individuale. Per aggirare questo ostacolo legale un'associazione austriaca di consumatori ha creato la fondazione olandese «Volkswagen Car Claim», rappresentata in Germania dallo studio di Reiter. Negli Usa invece la legge consente le azioni collettive e sono centinaia le «class action» già lanciate contro Volkswagen. Dopo la deposizione di mercoledì scorso dell'ad Matthias Müller, il gruppo di Wolfsburg è in attesa della sentenza da parte dell'Agenzia per l'ambiente Usa che potrebbe infliggergli una maxi-multa.

Sanzione che arriverebbe in un momento finanziariamente delicato, visto che la Banca europea degli investimenti ha deciso di non concedere prestiti al gruppo Volkswagen «per essere in una situazione di sicurezza». Lo stop ai prestiti potrebbe durare minimo un anno.

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