
Come Gilgame arriva un giorno in cui anche i potenti della terra sognano la loro epopea: vincere la morte, conquistare l'immortalità. Quella conversazione sottovoce seppur captata in diretta tra Vladimir Putin e Xi Jinping, a Piazza Tienanmen a Pechino in occasione della parata militare, non è passata inosservata. "All'epoca della Seconda Guerra Mondiale, raramente le persone vivevano fino a 70 anni. Oggi, a 70 anni, sei un bambino" dice il leader cinese. "Con lo sviluppo delle biotecnologie, gli organi umani possono essere trapiantati continuamente. Le persone possono vivere sempre più a lungo senza invecchiare e persino raggiungere l'immortalità" replica quello russo. "Le previsioni dicono che nel corso del nostro secolo ci sono buone possibilità di vivere fino a 150 anni", conclude il primo mentre camminano fianco a fianco in testa a una piccola cordata di uomini di Stato.
È il sogno inconfessabile che attraverso le tecnologie del nostro millennio potrebbe diventare realtà. Del resto prima di loro, due corpi illustri furono imbalsamati per ragioni mai chiarite fino in fondo. Prima Lenin, poi Mao Zedong. Entrambi custoditi all'interno di mausolei dalle geometrie celesti. Lo scrittore Francesco Dimitri ha parlato di "comunismo magico", cioè la volontà di alcuni medici scienziati e filosofi, di riportarli prima o poi in vita. Infatti il cervello del leader della Rivoluzione di Ottobre fu affidato in passato a Oskar e Cécile Vogt, una coppia di neurologi tedeschi, pionieri della neuroanatomia che lo sezionarono in laboratorio. Quella che per decenni fu considerata la "follia visionaria" di Nikolaj Fëdorov (1829-1903), fondatore del "cosmismo russo", corrente esoterica che prima mirava a superare la morte attraverso la resurrezione degli antenati e poi ispirò il programma spaziale sovietico, si è trasformata in una corsa tecnologica nel campo medico. Tanto che secondo alcuni teorici l'invecchiamento e la morte presto saranno catalogati come una malattia del passato.
Lo scrittore Alberto Giuliani nel libro Gli immortali (Il Saggiatore, 2019), è stato tra i primi in Italia a parlare dei centri di crioconservazione umana che iniziavano a disseminarsi anche negli Stati Uniti, dove le persone si facevano ibernare nell'attesa di essere risvegliate in un futuro prossimo. Il più famoso tra questi si trova in Arizona, e fa capo all'Alcor Life Extension Foundation. Diversi miliardari della Silicon Valley, tra cui anche Peter Thiel, co-fondatore di PayPal e poi di Palantir Technologies, hanno già aderito al suo costosissimo programma di criogenizzazione dopo aver versato la somma necessaria per beneficiare del congelamento del proprio e cervello, in attesa della resurrezione. Il tentativo dei potenti, a dimostrazione della loro vulnerabilità, sarebbe proprio quello di dominare il tempo e lo spazio facendosi pionieri dell'immortalità. Se questa tecnica dovesse un giorno allungare la vita degli uomini e delle donne attraverso il ringiovanimento delle cellule staminali e non solo, la demografia, premesso che è in declino nelle nazioni più avanzate, non sarebbe più un problema da superare.
Così il tempo si dilaterebbe in uno spazio sempre più ristretto. Senza dover sacrificare il benessere economico delle collettività ma soprattutto degli individui. Una rivoluzione eugenetica a ritroso, l'alba di una generazione imbalsamata.