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"W il Pd, W le foibe": scritta choc prima della Festa dell'Unità

A margine della Festa dell'Unità che si è svolta a Genova tra il 6 e l'8 settembre, è comparsa una doppia scritta con vernice rossa inneggiante al Pd e alle foibe. Fdi attacca: "Strano concetto di democrazia". I dem: "Noi vittime"

"W il Pd, W le foibe": scritta choc prima della Festa dell'Unità

La Festa dell'Unità del Pd genovese, che si è tenuta tra il 6 e l'8 settembre, ha scatenato feroci polemiche. Colpa della doppia scritta comparsa sulle mattonelle di piazza Martinez, quartiere di San Fruttuoso, sede dell'edizione 2019 della kermesse piddina. "W il Pd, W le foibe": questo il messaggio vergato da una mano anonima prima di uno degli incontri in programma.

La foto del graffito è rapidamente imbalzata sui social, in particolare su Facebook dove il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Sergio Gambino, ha scritto: "Chi ha scritto questa idiozia ha uno strano concetto di democrazia e di superiorità morale inneggiando alle foibe". Immediata la reazione del Pd locale. Come riporta Genova24, il segretario dem di Genova, Alberto Pandolfo, ha accusato l'esponente di Fdi di "alimentare l'odio. Gambino dimostra ancora una volta di non avere i requisiti per il ruolo che ricopre". Era stato lo stesso Pandolfo a denunciare alla Digos la presenza della doppia scritta incriminata, puntualizzando che "noi siamo le vittime di questo gesto e come ovvio ci dissociamo largamente, è la nostra storia che testimonia tutto ciò". Secondo fonti di polizia consultate da Genova24, la scritta sarebbe comparsa già il 6 settembre, quindi il primo dei tre giorni della festa. Ma grazie all'intervento del presidente del municipio, Massimo Ferrante, le scritte sono già state cancellate.

Genova, nonostante sia amministrata dal 2017 da una giunta di centro-destra impegnata ora nella ricostruzione di ponte Morandi, è sempre stata una roccaforte della sinistra, dal Pci al Pd. Non è un caso che ogni iniziativa giudicata non in linea con i valori della città, medaglia d'oro per la Resistenza, venga osteggiata da sinistra e centri sociali.

Come successo lo scorso maggio, quando alla commemorazione di Ugo Venturini - militante del Msi ucciso nel 1970 dalla sinistra extraparlamentare durante un comizio del segretario missino Giorgio Almirante - gli antagonisti risposero strappando la corona d'alloro dedicata a Venturini per poi gettarla in un vespasiano.

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