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Pollari e Abu Omar, pg: "Condannare a 12 anni l'ex numero uno Sismi"

Nel processo d’appello per il sequestro chiesti 12 anni di condanna per Pollari: "Fatto di estrema gravità che ferì la coscienza della comunità internazionale. No alle attenuanti generiche". La difesa: "Nessuna prova"

Pollari e Abu Omar, pg: 
"Condannare a 12 anni 
l'ex numero uno Sismi"

Milano -  Il sostituto procuratore generale di Milano Piero De Petris al processo d’appello per il sequestro di Abu Omar ha chiesto la condanna a 12 anni di reclusione per Nicolò Pollari, direttore del Sismi all’epoca del fatto, e a 10 anni per Marco Mancini, funzionario dello stesso Servizio.

La richiesta dell'accusa L’accusa ha chiesto 12 anni di reclusione anche per Jeff Castelli, capo della Cia in Italia, per il quale in primo grado era stato dichiarato il non doversi procedere per l’immunità diplomatica di cui gode. "Fu un fatto di estrema gravità che ferì la coscienza della comunità internazionale - ha detto De Petris - non ci sono le condizioni per concedere le attenuanti generiche anche per l’elevatissima consapevolezza nell’agire degli imputati". "Questa richiesta non tiene conto delle risultanze processuali - ha replicato Nicola Madia difensore dell’ex direttore del Sismi - intoltre il pg non riconosce che Pollari ha indicato 88 documenti dove c’è la prova della sua innocenza e che sono coperti da segreto di Stato".

"Pollari agnello sacrificale" Per l’avvocato "la richiesta non tiene conto di prove processuali da cui emerge la totale estraneità del generale alla vicenda e del fatto che il segreto di Stato gli ha impedito di difendersi. Si continua a voler fare del generale Pollari l’agnello sacrificale di questo processo". "È quindi da sfatare - ha detto il legale nella sua arringa - il pregiudizio che è aleggiato in queste aule: ovvero che il segreto di Stato copra le prove di accusa e quindi sia stato utilizzato come una sorta di impunita". "Il generale Pollari ha sempre urlato questa verità che è stata confermata da due presidenti del Consiglio e dalla Corte costituzionale". "In queste aule - ha proseguito il legale - non dovrebbero trovare posto giudizi morali o moralistici, incongruenti e irrispettosi. Tanto più che questo imputato è stato un servitore dello Stato in anni in cui il terrorismo internazionale mieteva 3.000 mila morti a New York, centinaia a Madrid e nella metropolitana di Londra. Il generale Pollari ha sempre preservato il Paese da accadimenti di questo tipo". Gli stessi ragionamenti sono stati sviluppati dal legale per chiedere l’assoluzione dell’ex funzionario del Sismi, Pio Pompa, condannato in primo grado a tre anni per favoreggiamento.

Il processo ricomincia il 4 novembre con l’intervento di altri difensori. 

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