Un itinerario inedito per un salto nel passato, fino a 300mila anni fa. È quello proposto per domani nella zona di Castel di Guido, alla scoperta della Polledrara di Cecanibbio, sito paleontologico di interesse internazionale, poco al di fuori della Riserva del Litorale. Un tuffo nel passato, tra lelefante antico, antenato del mammut, il bue primigenio, il lupo e gli altri grandi mammiferi dellepoca. Le enormi zanne dei grandi elefanti, i loro scheletri, le corna dei buoi o dei cervi sono alcuni dei reperti perfettamente conservati nel giacimento della Polledrara. Il sito archeologico risale al Pleistocene ed è il più ricco dEuropa quanto a resti di elefante antico e lunico in Italia ad avere tracce dei bufali di 300mila anni fa. In quel luogo 300mila anni fa scorreva un piccolo corso dacqua sul fondo del quale si sono accumulate nel corso di 2 o 3mila anni le ossa di animali morti sulle rive del torrente e perfettamente fossilizzate grazie al fluoro e alla grafite.
Accanto allo scheletro di un lupo intrappolato dentro il corpo di un elefante e di numerosi resti di uccelli acquatici sono stati ritrovati reperti di Homo Erectus, manufatti calcareo-silicei portati sul fiume dalluomo che probabilmente veniva in questa zona per nutrirsi degli animali morti. Appuntamento in via del Cecanibbio, traversa via dellArrone (Castel di Guido). Per informazioni, tel. 0650917817.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.