Pollini vuol dire Chopin

Maurizio Pollini al suo primo MiTo. Bel colpo per gli organizzatori, in primis per Francesco Micheli, presidente del festival musicale in corso fino al 23 settembre, visto che il maestro si concede con moderazione a un pubblico internazionale che lo richiede sempre di più. Stasera (ore 21) in Conservatorio, appuntamento dunque con il grande pianista milanese che celebra così il bicentenario della nascita di Chopin. Inutile dire che i biglietti si sono volatilizzati nel giro di una settimana dall’apertura del botteghino. MiTo cerca di «correre ai ripari» mandando in onda il concerto anche nella sala attigua alla Verdi, cioè la Puccini, sempre in Conservatorio, dove un impianto audio-video ad alta definizione consentirà di seguire il recital a un numero più vasto di spettatori. Pollini è pianista d'eccellenza assoluta nel panorama internazionale. La storia narra che quando, ancora diciottenne, vinse il Concorso Chopin, Rubinstein esclamò «suona tecnicamente meglio di qualsiasi componente della giuria». E oggi è lui uno dei più prestigiosi interpreti della musica del grande polacco. Nel concerto di stasera, Pollini affronterà con maestria le pagine dei Preludi, delle Mazurche op.

30, la Barcarola per concludere con la Quarta Ballata e il Secondo Scherzo: la scelta musicale del maestro, che attinge a un repertorio inesauribile, è dunque completa e rappresentativa dal punto di vista dei generi musicali. I biglietti dei posti non numerati per la diretta in Sala Puccini sono in vendita al prezzo ridotto di 15 euro alla biglietteria MiTo Urban Center e in Conservatorio.

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