Polo autostradale lombardo? Parliamone

«Niente steccati» sul tema delle infrastrutture, soprattutto «con quelle regioni virtuose che vogliono realizzarle». Il ministro Antonio Di Pietro apre alla proposta della Regione Lombardia e della Provincia di Milano su un nodo cruciale: la costituzione del polo lombardo delle autostrade. E la collaborazione nasce con una dichiarazione di intenti nei confronti del governatore: «Con Formigoni ho interesse e intenzione di aprire un fattivo e collaborativo dialogo». Come si concretizzerà il proposito? «Stiamo vagliando cosa realizzare, così come stiamo vagliando in cosa consiste questa collaborazione, ma certamente all’appello di Formigoni e Penati risponderemo favorevolmente», così come - precisa il ministro delle Infrastrutture - apriremo un dialogo con tutti coloro che «si stanno adoperando per un coinvolgimento delle autorità locali». Perché - ha spiegato un lungimirante Di Pietro - «le infrastrutture non hanno colore e non si risolvono in una sola legislatura».
Immediata la replica di Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture della Regione Lombardia: «Raccogliamo positivamente le parole del ministro Di Pietro, ben venga il dialogo se questo è serio e soprattutto efficace». «Abbiamo sempre detto - ha aggiunto Cattaneo - che misureremo il governo dai risultati. Ci diremo soddisfatti quando arriveranno i fatti».
Sul piatto ci sono tre opere cruciali per il futuro della viabilità lombarda: Bre.be.

mi, Pedemontana e la Tangenziale esterna milanese (Tem). Roma, insomma, sembra tendere una mano a Milano, dopo le polemiche causate da alcune dichiarazioni di Di Pietro su Bre.be.mi, non inclusa dal ministro fra le opere «prioritarie».

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