Il polo medico aperto a gennaio è già pronto per essere chiuso

Il polo medico aperto a gennaio è già pronto per essere chiuso

E pensare che l’avevano inaugurato neanche un anno fa. A gennaio del 2011 per la precisione, in tempo utile prima della nuova tornata elettorale di maggio per la poltrona di sindaco. Insomma, solita cerimonia in pompa magna, soliti annunci, solito copione. Con il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando a tagliare il nastro del nuovo Cup, centro unico di prenotazione. Succedeva, dicevamo, undici mesi fa a Santo Stefano Magra e adesso quello stesso centro unico di prenotazione è stato già ridotto a mezzo servizio e presto chiuderà, secondo le direttive regionali imposte dalla Asl Locale.
È il capogruppo del Pdl in consiglio comunale, Francesco Ponzanelli a sollevare il caso e ad aver messo nero su bianco la propria protesta con un manifesto che campeggia ormai da un mese sui muri di Santo Stefano Magra che ritrae il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando mentre gioca a calcetto nel centro multiservizi del Cup e con la scritta, sotto l’articolo 32 della Costituzione Italiana sulla tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo «Burlando: basta giocare con la salute dei cittadini».
«Qui la vita per chi è del Pdl non è certo semplice - spiega Ponzanelli -. Penso sia la prima volta, negli ultimi vent’anni, che non parte un attacco così diretto e forte contro il Comune e la Regione, tenendo conto che è dal 1945 che la sinistra governa ininterrottamente il paese».
E di fronte al rischio di chiusura del Cup, il consigliere pidiellino fa notare il silenzio del centrosinistra.
«I taglia della Regione Liguria sulla sanità della Val di Magra si stanno facendo paurosamente pesanti e solo qualche “fievole mugugno” si alza dalle file di un centrosinistra che governa Regione, provincia e tutti i Comuni della Val di Vara. Quella che oggi abbiamo sotto i nostri occhi è una sinistra che pensa a difendere solo le cose inutili e campanilistiche, e non si batte in maniera concreta per aumentare la risposta sanitaria della nostra Provincia».
Una sinistra, incalza ancora Ponzanelli, «sempre in continua lite tra se stessa per i futuri posti da assegnare al Parlamento e negli Enti locali, una sinistra che di fronte alle chiusure dei Cup, del Don Gnocchi, del taglio degli infermieri delle cure domiciliari, tra una Cgil che tace ed i deboli balbettii di qualcuno del Pd si sta allontanando sempre di più dalla sua storia e dai suoi valori fondativi».


E allora «perché non riunire gli Stati Generali del Pdl spezzino per affrontare, questa volta sì tutti insieme, i pesanti tagli sulla nostra sanità, con il centrodestra che si fa promotore presso la Regione del problema, dando anche un bel segnale di risveglio politico a dei consiglieri regionali che vedo un po’ troppo distanti dalle aspettative di un Pdl locale che da loro si aspetta molto di più».

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