Economia

Pop Intra: via libera al business plan triennale

da Milano

Uno sviluppo «stand alone» (senza alleanze) di breve e medio periodo, da attuarsi anche a supporto del successivo progetto di autonomia condivisa. È quanto prevede il nuovo piano triennale della Popolare di Intra approvato ieri dal consiglio d’amministrazione, avvalendosi della consulenza di Mediobanca. Il piano stima inoltre un Roe (ritorno sul capitale investito) per il 2006 di circa il 10%, con previsione di ulteriore crescita nel biennio successivo confermando gli obiettivi fissati prima degli eventi straordinari del 2005.
In particolare il piano prevede la prosecuzione degli interventi di revisione della corporate governance e una valutazione delle esigenze patrimoniali attuali e in prospettiva del gruppo tendendo conto del prestito obbligazionario da 40 milioni emesso a febbraio e l'aumento di capitale gratuito di 19,3 milioni. Per il triennio 2006-2008 la Intra prevede una crescita media annua degli impieghi nell'ordine del 7% e uno sviluppo della raccolta complessiva vicina al 6%, con un incremento più accentuato per la raccolta indiretta e il settore del risparmio gestito. Il consiglio di amministrazione della banca guidata dal vicepresidente Ernesto Paolillo ha poi informato il mercato che l'amministratore indipendente Giorgio Pellicelli ha rassegnato le proprie dimissioni nell'ottica di favorire il processo di rinnovamento della governance dell’istituto.
Intanto tutte le sigle dei sindacati interni di Pop Intra hanno proclamato uno sciopero da realizzare in una data precedente all'assemblea dei soci del 30 aprile prossimo, probabilmente il 26 aprile.

Secondo l’agenzia Radiocor, i sindacati protestano contro le scelte del vertice sulla short list che comprende il Credito Valtellinese, Pop Verona Novara, Veneto banca e Pop Vicenza.

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