Popolare Emilia, Samorì attacca e chiama Consob

da Milano

Il Crédit Agricole ha rinunciato a Banca Marche per cui resta quindi in corsa la Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Le fondazioni azioniste del gruppo marchigiano dovrebbero decidere in tempi brevi: secondo l’agenzia Radiocor è infatti iniziata la data room per verificare il bilancio della banca che si protrarrà per 15 giorni. Nel frattempo in Bper cresce però la tensione in vista dell’assemblea dei soci che sabato sarà chiamata a rinnovare una parte del consiglio di amministrazione. A tentare ancora una volta l’affondo è l’associazione Bper Futura guidata da Gianpiero Samorì. Che ha presentato un esposto alla Consob denunciando l’esistenza di un concerto occulto fra la lista numero uno, che ricandida i consiglieri uscenti, e la lista numero tre, cui partecipa anche l’Associazione piccoli soci della Bper. Il concerto sarebbe «finalizzato a frustrare il diritto della minoranza dissenziente a ottenere un posto nel cda», scrive Bper Futura che sabato presenterà una propria lista capitanata da Samorì, il battagliero avvocato da tempo in netta contrapposizione con l’amministratore delegato Guido Leoni. Il regolamento della cooperativa modenese prevede, infatti, che alla lista seconda classificata venga riservato un posto nel cda della banca fra i sei che sono da rinnovare.

L’Associazione Bper Futura sostiene di ricevere segnalazioni in tal senso «già da alcuni mesi» e di aver deciso di muovere «quando il personale interno della Popolare dell’Emilia Romagna, uscendo dall’anonimato, ha confermato per iscritto» la situazione. Pronta la risposta della lista numero tre che ha negato ogni «concerto occulto», ribadendo «la propria completa autonomia» e denunciando «un tentativo di screditare la lista stessa ed il suo programma».

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