Ci volevano i francesi per un libro come questo. Un Dizionario della pornografia (Cse, 582 pagine, 38 euro) in cui si raccontano, per esempio, la «tirannia del coito» (1 pagina e mezza abbondante stampata su 2 colonne: un argomento per ciò di grande peso) o la «fellatio» (6 pagine). Le particolarità di questopera risiedono però altrove che nella lunghezza a volte imbarazzante delle voci. Prima di tutto, infatti, questo non è un lavoretto tirato giù alla belle meglio da qualche erotomane, ma unopera a ogni effetto di legge, con tanto di comitato scientifico pubblicato in controfrontespizio. In esso, spiccano almeno due nomi noti anche al pubblico italiano: quello dellex strutturalista Julia Kristeva e quello di Jean-Claude Carrière, sceneggiatore storico di Buñuel ma anche di Jean Luc Godard e Milos Forman. Il vero protagonista del tomo è però Philippe Di Folco. Noto ormai in Francia come «Le pornographiste», luomo ha poco più di 40 anni, è arrivato a Parigi dopo infanzia e adolescenza vissute nella banlieu e una laurea in scienze economiche e sociali. Ha cominciato a lavorare nella comunicazione appena uscito dalluniversità e, onore al merito, ha capito fra i primi le potenzialità promozionali del web. Ha fondato la prima net-zine francofona, poi si è dato alle trasmissioni radio (ovviamente di culto) e, poco dopo il successo di questo Dizionario, alla narrativa, con un fortunato Salva Tm, dove il nesso consonantico sta per «trade mark», marchio di fabbrica.
La sensazione che si avverte sfogliando le pagine di questo volume, e annoiandocisi pure abbastanza, è che lo sfoggio di firme voglia compensare le non poche assenze daltro. Per esempio, e losservazione non è pornografica, di illustrazioni. Di Folco ha presente il rilievo e precisa in unintroduzione che svaria da Montaigne a Jeff Koons, già consorte di Ilona Staller: «Questo dizionario non ha immagini (foto, disegni ecc.), ma a esse rimanda».
Manca il senso della misura, recuperato peraltro poco prima dal curatore, con unaffermazione solenne: «Questo dizionario non è né unenciclopedia né un semplice specchio deformante per oggetti sparsi».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.