Portare i rifiuti all’estero costa 200mila euro al giorno

Portare via in treno i rifiuti della Campania costa. E tanto. I trasporti sono quotidiani e vengono gestiti da Ecolog, una società delle Ferrovie dello Stato. Sugli ottocento vagoni che corrono verso il Nord e poi oltre il confine vengono trasportate fino a 2.200 tonnellate di rifiuti. Arrivano in Germania dove rendono benissimo. Per smaltire la spazzatura di Napoli all’estero, come scrive il settimanale tedesco Der Spiegel, l’Italia spende fino a un milione di euro alla settimana, 200mila euro al giorno (da 170 a 200 euro per tonnellata, trasporto in treno incluso).
In base a questi dati, non confermati ma neppure smentiti dalla società, il meccanismo di smaltimento costa circa 52 milioni all’anno, fondi che negli anni sarebbero stati sufficienti a costruire almeno un termovalorizzatore. Infatti realizzare un impianto come quello ancora non ultimato ad Acerra, per esempio, richiede un investimento di 250 milioni di euro. I conti dello smaltimento in Germania sono pagati dall’Ufficio del Commissariato che, negli anni, ha accumulato decine di milioni di debito con la Ecolog. Vengono utilizzati tradizionali vagoni merci per caricare le «ecoballe» di rifiuti, ma anche vagoni speciali che consentono di «trasferire direttamente da camion a treno le casse scarrabili» e di evitare così l’imballaggio dei rifiuti. La società sottolinea nella presentazione le dimensioni dell’impegno indicando che «circa un milione di tonnellate di rifiuti sono state gestite attraverso questo progetto che ha lo scopo di permettere alle autorità locali, nel contempo, di studiare e sviluppare soluzioni di intervento strutturate».
«Nel contempo», sono già passati molti anni: Ecolog ricorda che il progetto è stato avviato «nel febbraio del 2001» quando il commissario di governo per l’emergenza rifiuti affidò alla società delle Ferrovie, con una apposita ordinanza, «di gestire la fase transitoria denominata “l’emergenza nell’emergenza”: in assenza di impianti di smaltimento disponibili si era infatti reso necessario - ricorda Ecolog - trasferire altrove i rifiuti prodotti in gran parte della Campania».
Così sono partiti i primi treni di Ecolog, carichi di rifiuti della Campania, e diretti verso discariche di Umbria, Toscana ed Emilia Romagna. Poi la società «ha affiancato ulteriori possibilità di smaltimento in impianti di termodistruzione o discariche all’estero». Con i treni verso la Germania. Considerando la quantità di rifiuti trasportati «per poter trasportare su gomma un equivalente quantitativo di materiale, nello stesso periodo, sarebbero stati necessari oltre 40mila viaggi su camion».

Dai bilanci di ferrovie emerge che Ecolog non ha registrato forti profitti nel bilancio 2006: solo 100mila euro di utile netto, in calo rispetto ai 700mila dell’anno prima. Aveva guadagnato molto di più nel 2004, un milione di euro di utile netto.

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