Porte aperte ai segreti del «re astrologo»

STORIA Da oggi si possono visitare gli appartamenti affrescati con motivi astrali per Ferdinando de’ Medici

Porte aperte ai segreti del «re astrologo»

Un oroscopo, a lungo tenuto segreto, prediceva a Ferdinando de’ Medici che sarebbe divenuto re. Per questo le stanze del giovane cardinale a Villa Medici, oggi sede dell’Accademia di Francia, furono dipinte con una ricca simbologia astrologica nella quale prevale il segno del padrone di casa: il leone. Questa è solo una delle meraviglie di Villa Medici che per la prima volta apre le porte al pubblico con l’iniziativa estiva «Villa aperta». Al centro del programma, che prevede il Festival di musica barocca (quattro appuntamenti dal 4 al 28 agosto) e le proiezioni all’aperto (dal 13 al 29 luglio), ci sono la mostra e le visite guidate per andare alla scoperta dei misteri e delle leggende della dimora, tra cui quella di un tesoro nascosto nei sotterranei che ancora aspetta di essere trovato. Dal 10 luglio al 20 settembre la mostra racconterà la storia del palazzo cinquecentesco, ma sarà soprattutto l’occasione per esporre carte mai viste, donazioni dimenticate e opere che da tempo giacevano nei depositi. Per comprendere lo spirito del luogo è necessario iniziare la visita partendo dalle stanze di Ferdinando de’ Medici con le decorazioni dello Zucchi: la Stanza delle Muse, preposte alla protezione del cardinale; la Camera degli Amori, le cui scene vennero in parte bruciate da Cosimo III perché giudicate troppo licenziose; la Camera degli Elementi, in cui terra, acqua, fuoco e aria concorrevano a proteggere il destino di Ferdinando. Per la prima volta aprono anche gli appartamenti del direttore dell'Accademia e la nuova Gipsoteca alla quale si accede dal giardino. Qui trovano posto i gessi e i calchi realizzati dai borsisti già prima dell’Ottocento, tutti restaurati per l’occasione.

Dal giardino si accede allo Studiolo, all’Atelier di Viaggio e alla mostra vera e propria che, tra le altre cose, espone una veduta di Villa Medici dipinta da Van Wittel nel 1683, fotografie del 1921 che mostrano la dimora così com’era originariamente, con la facciata gialla.

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