Dieci bocciati su cinquanta, ovvero uno su cinque. Ovvero quaranta promossi. Dipende da che parte la si guarda. «Tutto sommato, una speranza ce lhanno data». Quarto Oggiaro, uno dei quartieri più problematici della città e dove si concentrano la metà dei custodi delle case comunali gestite ora dallAler. Fino allaltro ieri il destino di Samantha, era scritto su una raccomandata della Gefi servizi immobiliari che le comunicava la cessazione del servizio di portinaia dal 30 settembre. Con la clausola di lasciare anche lappartamento di servizio che le era stato dato. Ma le cose potrebbero andare diversamente, almeno per lei. «Su cinquanta dipendenti, ci hanno detto che ne dovrebbero riassorbire quaranta. Ci contatterà lAler e ci faranno un colloquio». Chi ha un contratto in uno stabile, dovrebbe tornare lì e lo stesso varrà per gli alloggi. «Insomma, anche io dovrei rientrare fra questi. Il condizionale è dobbligo, però... Il cuore in pace non ce lha chi ha dei problemi di altro tipo». Invece lei sa bene di avere la coscienza pulita e di poter contare sulla fiducia dei suoi inquilini. Ora le toccherà stare un mese senza lavoro, così come è stato deciso dallAler per valutare la situazione dei custodi negli stabili popolari. «Diciamo che ci hanno messo in ferie forzate, siamo in attesa di risposte». Adesso si domanda come faranno le persone più anziane a stare tutti questi giorni senza la portineria. Non ci sarà più nessuno a prendere le raccomandate o i pacchi per loro, e se la dovranno vedere da soli andando al centro di smistamento della posta in via Concilio Vaticano II. «Oltre ai servizi di pulizia delle scale, dei cortili, dei sottoscala e dellingresso». Ma il rischio maggiore per questa fase di intermezzo rimangono sempre le occupazioni degli abusivi. In via Lopez, lultima è stata tre settimane fa. «È arrivata la polizia, ma alla fine li hanno lasciati lì. In questo mese potrebbe arrivare di tutto», spiega Samantha. Nelle guardiole non ci sarà nessuno a controllare chi entra e chi esce e «saranno liberi di fare tutto quello che vogliono».
Intanto sullintenzione di Aler di trovare persone adeguate al ruolo di custodi per le case del Comune, il consigliere del Pd Carmela Rozza solleva qualche perplessità, portando ad esempio la portinaia di via Antonino da Giuffrè 8, dipendente del Comune e occupante abusiva. «Mi chiedo perché questa distinzione fra personale assunto dai tre gestori e quello comunale: su quale criterio viene fatta?».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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