Portieri antiterrorismo, come a New York

Il metodo dei custodi antiterrorismo è stato raccontato al vicesindaco De Corato negli uffici della Sicurezza interna dello Stato di New York dal vicedirettore del dipartimento, Marc Cohen. E De Corato si è detto subito pronto a rilanciarlo in città: «Si può fare anche a Milano, a partire dagli stabili del Comune. Il sistema dei vigilantes è buono perché consente di passare in ricognizione ciò che accade non soltanto all’interno dell’edificio ma anche all’esterno, nelle strade circostanti. Anche noi possiamo studiare una detrazione dell’Ici o di altre tasse comunali per far fronte a un servizio di sicurezza di questo tipo». Un progetto che prevede anche un incontro con i responsabili dell’Anaci: «Gli amministratori di condominio hanno un pieno controllo della situazione e creare un coordinamento a tutela della sicurezza darebbe buone garanzie». Gli stabili privati a Milano sono 53mila contro i 1.500 del Comune.

«Chiederò al prefetto di valutare la situazione e trovare una soluzione comune», annuncia De Corato. In cambio del nuovo servizio il Comune potrebbe trattare sulla riduzione dell’Ici, o di altre tasse. Proprio come prevede la legge americana.

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