Controcultura

Poulet, il «collabò» che odiava la plebe

Luigi Mascheroni

Chi pensa che Drieu La Rochelle o Brasillach o Céline siano gli scrittori più indifendibili dell'inferno collaborazionista, forse non ha letto Robert Poulet (1893-1989). Ma oggi ne ha una buona occasione. Belga, giornalista, critico letterario, direttore politico del collaborazionista Le Nouveau Journal (1940), influenzato da Charles Maurras e dell'Action Française, per il suo appoggio ai nazisti Poulet dopo la guerra fu condannato a morte, ma poi se la cavò con l'esilio. Fu un personaggio discusso e discutibile, firmò pamphlet fastidiosi e terribili. Come Contro l'amore, Contro la gioventù, Contro l'automobile, Contro i borghesi e soprattutto, forse il più micidiale, Contro la plebe, scritto nel 1967, apparso da Volpe nel '68, sparito quasi subito e che ora torna in libreria (Medusa, pagg. 140, euro 15; pref. Armando Torno). Un libro contro tutti, controcorrente, irriverente, politicamente scorretto. Anzi, è il manifesto del politicamente scorretto: «La libertà d'espressione? In teoria, ognuno può dire ogni cosa; ma ci sono cose che nessuno più dice, perché è nata una specie di coscienza collettiva, con la quale quelle stesse cose non si accordano, proprio quando sono più urgenti e pertinenti»; e ancora: «Noi andiamo incontro al conformismo universale, a fronte del quale tutte le tirannie individuali che in qualsiasi epoca regnarono sulla terra sembreranno modelli d'indipendenza». Parole, ripetiamo, scritte nel 1967, un anno prima della Contestazione...

Amico di Céline, di volta in volta dadaista, cattolico integralista, anarchico aristocratico, Poulet è convinto che la Rivoluzione francese rappresenti il tracollo estetico e morale dell'Occidente, coglie la grande debolezza della democrazia e disprezza la deriva, da parte dei media, di abbassare sempre il livello (estetico, etico e intellettuale), in ogni cosa, dai libri usa-e-getta dell'editoria di massa al turismo in coda coi panini in mano, pur di accontentare i gusti di tutti. Mentre invece la Bellezza è raggiungibile solo dopo una lunga disciplina. Alla fine, a Poulet è andata bene. Avesse vissuto oggi...

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