Una scelta facile facile e una più complicata. Il più difficile europeo della storia calcistica italiana comincia così, tanto per allenare il ct Cesare Prandelli a futuri e tormentati ballottaggi. È stato semplicissimo, dopo un vertice tra Prefettura e delegazione azzurra (con Demetrio Albertini, il capo) procedere a cancellare lamichevole col Lussemburgo. «È giusto rispettare il lutto di tutto il Paese per il terremoto» la spiegazione didascalica di Abete, presidente federcalcio.
Più discussa quella relativa alla lista dei 23 confermata con la presenza di Leonardo Bonucci e la cancellazione delle due riserve, Ranocchia e Destro. «È stato molto doloroso sul piano umano tagliare Criscito, labbiamo protetto. Lui mi ha detto che non centrava nulla e noi gli crediamo» le spiegazioni pubbliche di Prandelli. Spinosa e anche pelosa la questione Bonucci su cui il Ct, per la prima volta, è risultato scontroso. «La cosa più fastidiosa è che qualcuno abbia accostato la vicenda Bonucci a quella di Criscito. Lo ribadisco: lo juventino non ha ricevuto alcun tipo di avviso, per questo viene con noi alleuropeo».
Adesso ha a disposizione solo unamichevole (venerdì), contro la Russia, per collaudare lo schieramento da opporre alla Spagna domenica 10 giugno. Per sua fortuna cè sempre Mario Balotelli che continua a sentirsi un numero uno.
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