Un breve discorso alla truppa sotto l’ampia quercia vicina al campo di allenamento di Coverciano. Cesare Prandelli non modifica la tradizione lippiana, ma le similitudini rispetto alla precedente era azzurra si fermano qui. La prima svolta è apparsa già nelle convocazioni («ma nessuna critica, lui resta un ct campione del mondo e per quanto ho capito forse alcuni giocatori hanno sofferto a livello nervoso e di personalità»,così il ct di Orzinuovi),e la nuova ricetta azzurra per uscire dalle macerie del Sudafrica è presto fatta: sarà un’Italia dai piedi buoni («è obbligatorio ripartire dalla qualità, dovrebbe essere così dalle scuole calcio», ha sottolineato il ct), con regole ben precise da rispettare e con coraggio da vendere. «Ma non avrò fretta, solo così posso aiutare l’Italia», la regola numero uno per Prandelli.
Il calcio netto alla precedente gestione è l’investitura a leader di Antonio Cassano - tornato in azzurro dopo oltre 25 mesi- considerato dal ct «un punto di riferimento per i compagni, ha ormai raggiunto un’età matura e per lui è un’occasione straordinaria ». E accanto alla responsabilizzazione del talento barese, al quale la squadra potrebbe concedere il numero 10, si aspetterà la crescita dei giovani (in primis Balotelli, vera scommessa del nuovo ct)e ci si affiderà all’esperienza dei veterani come De Rossi, che martedì a Londra sarà il capitano con il suo 58˚ gettone nella Nazionale maggiore.
«Con Balotelli punterò sull’empatia- il messaggio di Prandelli -ovvero glidirò “sono qui e ti ascolto,cosa posso fare per aiutarti?”. Lui come altri sono ragazzi che hanno talento e hanno bisogno di sentirsi persone adulte, non trattiamoli sempre da ragazzi viziati. La linea dura di Mourinho? Puoi essere autoritario o democratico,l’importante è che sia sincera la tua voglia di essere di supporto». A settembre quando l’Italia dei grandi comincerà a fare sul serio con Estonia e Far Oer per Euro 2012 - Super-Mario non ci sarà, tornerà con l’Under 21 impegnata nella difficile impresa di conquistare le Olimpiadi di Londra. E proprio a Londra contro la Costa d’Avorio Prandelli vuole cominciare a lasciare il segno, sia dal punto di vista tattico («penso a due mediani, tre mezze punte e un attaccante oppure a tre centrocampisti e altrettante punte vere ») sia da quello etico («la qualità è la base, ma non basta, serve anche generosità, qualche rischio in più senza timori e soprattutto buon comportamento in campo»). La prima regola del codice è già pronta: «squalifica» di un turno in Nazionale in caso di espulsione in campionato per falli di reazione o risse. Riva e Albertini, suoi angeli custodi a Coverciano, scriveranno le altre.
Prandelli cerca di dribblare anche la prima polemica. «I discorsi poltici sui tempi di naturalizzazione li lascio ad altri, ma sugli oriundi in azzurro vado avanti per la mia strada, convinto che sia quella giusta», dice rispondendo al leghista Cavallotto sulla convocazione di Amauri. Lo stesso juventino ha replicato a chi storce il naso sul suo approdo in maglia azzurra: «Non ho niente di cui vergognarmi a essere qui, non sono mai stato un raccomandato. La mia convocazione, come quella di Balotelli, credo sia una bella opportunità per la Nazionale. Starà a noi far cambiare idea a certa gente sulla nostra chiamata».
E nel primo allenamento Prandelli ha subito provato il nuovo tridente delle meraviglie ( i due più Cassano), anche se ha dovuto fare i conti con il forfait di Federico Marchetti, il vice Buffon in Sudafrica e in questo fine 2010 azzurro. Il portiere del Cagliari, vittima di un problema al muscolo adduttore della gamba sinistra, è stato sostituito da Mirante del Parma, altro elemento tenuto sotto osservazione da Prandelli.
«Lo staff era al corrente del problema di Marchettiha precisato il responsabile medico azzurro Enrico Castellacci - ma il ct voleva integrarlo nel gruppo. A livello precauzionale è stato poi rimandato a casa perché indisponibile per Londra».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.