Cronaca locale

Precari, in Lombardia il record di assunzioni

In 5mila hanno ottenuto un contratto. Lezioni al via con tutte le cattedre coperte

Oggi al Csa (l'ex provveditorato) l'ultimo scampolo di assegnazione di posti fissi nella scuola. A Milano e provincia hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato 2.390 insegnanti, in Lombardia sono complessivamente 5.745. Un record di assunzioni a livello nazionale. La Campania segue nella graduatoria delle immissioni in ruolo con 3.571, quindi Lazio e Sicilia con poco più di 3mila assunzioni. Perché la Lombardia ha ottenuto la maggior disponibilità di posti? Per il numero degli studenti che frequentano le nostre scuole, ma allo stesso tempo perché appunto nelle province lombarde esisteva il maggior numero di cattedre senza titolare.
Con le assunzioni che si stanno esaurendo si dà un colpo importante al precariato, una delle piaghe storiche delle nostre scuole. Va detto peraltro che, nonostante questa operazione, sono ancora migliaia i posti vuoti. Solo nelle scuole milanesi, infatti, si dovranno nominare almeno 4mila supplenti. Per fortuna quest'anno sono pronte le graduatorie a cui attingere i nominativi degli aventi diritto a un posto provvisorio (alla fine delle lezioni il contratto scadrà e tutti si troveranno nella necessità di aspettare un'altra volta un posto): si presume dunque che il prossimo 12 settembre, primo giorno di lezione, tutte le cattedre potranno essere coperte.
Anche questo è un vero record: è la prima volta, infatti, che le operazioni di nomina dei supplenti si esaurisce in tempo utile. In passato, infatti, bisognava aspettare almeno fino a Natale. Per raggiungere questo risultato il Csa ha organizzato dei «poli» presso cui in questi giorni vengono convocati i docenti precari in attesa di un contratto a tempo determinato. Va detto che la scuola primaria (le ex elementari) restano il livello scolastico con il maggior numero di posti ancora privi di titolari.

Altro settore interessato alle operazioni, quello dei docenti di sostegno agli alunni portatoti di handicap.

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