New York, fine dicembre 1941, le 4 del mattino
Tonnio,
Perché, un giorno, ti ho visto una lacrima che veniva da molto lontano, dal paese dove tu dormi, da lì dove tu soffri, da lì dove ti nascondi, ho conosciuto l'amore. Ho saputo che ti amavo. Ho saputo anche tutta l'amarezza dell'amore in una lacrima, in un secondo. E immediatamente ho rinunciato a sposarti a Buenos Aires. Come si rinuncia, quando si è bambine, ad attraversare la camera nera per guadagnare il proprio letto, il proprio amico, i propri giochi, la propria luce. Ti parlo di questo, marito mio, perché questa notte ho paura del nero, ho paura di non raggiungere il mio letto, la mia luce, la mia pace (non attraverserò la camera nera? Così vicino ai miei fiori, la mia musica, le tue mani, non attraverserò la camera nera, cadrò?), così vicino alle tue mani. Il mare mi culla ancora, davanti ai tuoi occhi, davanti al biancore di queste camere di New York. Prego il signore per noi. Ho voglia di fare un gesto che mi liberi. Marito mio, ti abbraccio. Lavora bene, amo il tuo libro, amo la vita. Tua Consuelo
Algeri, 1° gennaio 1944
Preghiera che deve dire Consuelo ogni sera.
Signore non vale la pena che vi affatichiate troppo. Fatemi semplicemente come sono. Sembro vanitosa nelle piccole cose, ma, nelle grandi cose, sono umile. Sembro egoista nelle piccole cose ma nelle grandi cose, sono capace di dare tutto, anche la mia vita. Sembro impura, spesso, nelle piccole cose, ma non sono felice che nella purezza.
Signore fatemi simile, sempre, a quella che mio marito sa leggere in me.
Signore, Signore salvate mio marito perché egli mi ama veramente e perché senza di lui io sarei troppo orfana. Ma fate, Signore, che di noi due sia il primo a morire, perché ha sì un aspetto molto solido, ma si angoscia troppo quando non mi sente più fare rumore in casa. Signore, risparmiategli innanzitutto l'angoscia. Fate sì che io faccia sempre rumore in casa, anche se dovessi ogni tanto rompere qualche cosa.
Aiutatemi a essere fedele e a non vedere quelli che egli disprezza e che lo detestano. Questo è per lui fonte di disgrazia perché ha fatto la sua vita in me. Proteggete, Signore, la nostra casa.
Vostra Consuelo
Amen
Alghero, Sardegna, fine giugno 1944
Mia piccola Consuelo, mio amore,
() Penso che saranno in molti a essere contenti se vengo ucciso. Ma vedi, Consuelo mia, avrò mostrato che si può amare il proprio Paese e fare il mestiere della guerra nel modo più duro senza essere partigiani della guerra civile tra francesi, senza accusare di tradimento tutti quelli che con difficoltà si sforzano di salvare qualcosa della sostanza del Paese e non provano gusto né per l'odio né per il berciare politico. Consuelo mia, se sono ucciso, non sarò triste che a causa tua. Come in Libia. Quanto a me, mi è indifferente (). Cara, piccola Consuelo, prega per il tuo Papou che fa la guerra nonostante la sua lunga barba bianca e tutte le demolizioni del suo corpo.
Prega non tanto per salvarlo, ma perché trovi la pace e non si angosci giorno e notte riguardo alla sua pimpinella che gli sembra così tanto più minacciata di lui. Piccola mia, come ti amo!(Traduzioni di Stenio Solinas)
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