Roma. Dopo la stoccata del presidente di Confindustria al governo Prodi («Maggioranza troppo divisa per liberalizzare») arrivata dalle colonne del quotidiano Usa Wall Street Journal, anche le piccole e medie imprese bocciano il Professore. La bomba che ha scatenato la reazione del presidente di Confapi, Paolo Galassi, è il mancato coinvolgimento della confederazione, che rappresenta la piccola e media industria, nelloperazione Mezzogiorno. Ieri Palazzo Chigi ha deciso di convocare un tavolo sul Mezzogiorno con Confindustria, sindacati e ministri, mirato a definire «una serie di misure concrete» da trasferire direttamente alle regioni del Sud nella prossima Finanziaria. Un tavolo dal quale è rimasta fuori lassociazione delle piccole e medie imprese. «Siamo stupefatti - ha detto ieri Galassi - che il premier intenda affrontare una problematica strategica come lo sviluppo del Mezzogiorno senza il confronto e il sostegno di una quota consistente del sistema produttivo italiano, quello che da solo mantiene lintera economia nazionale.
Con questo nuovo passaggio a vuoto nei confronti della Pmi - sottolinea Galassi - Romano Prodi sta ricalcando le orme che hanno caratterizzato in modo nefasto il modello di concertazione dei governi di centrosinistra degli anni Novanta, completamente appiattiti sullalleanza tra grande capitale e sindacato».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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