Il premier: situazione kafkiana Il presidente: ma io sono reale

Botta e risposta a distanza tra il presidente del Consiglio e quello della Commissione di vigilanza sulla Rai. In conferenza all’Aquila, Berlusconi ha definito le mancate dimissioni di Villari e l’impossibilità di eleggere Sergio Zavoli al suo posto, come da intesa tra Pd e Pdl, «una situazione kafkiana». Ma, ha aggiunto, «noi non possiamo incidere su nulla». Il diretto interessato intanto va avanti per la sua strada, e ha passato una domenica di intenso lavoro, a margine della partita del Napoli vissuta con intensità allo stadio San Paolo. Prima Villari ha replicato direttamente al premier: «Kafka? Io mi sento un personaggio reale, posso giudicare quello che succede come sorprendente ma io non sono cambiato». E cioè «mi sento un uomo del Pd e soprattutto un uomo delle istituzioni». Quindi il neopresidente ha preso carta e penna e ha scritto al direttore dei telegiornali regionali della Rai, Angela Buttiglione, per chiedere che «I Tgr portino all’attenzione dell’opinione pubblica, degli amministratori locali, dei livelli di governo regionale e nazionale le situazioni più a rischio negli edifici scolastici» dopo la tragedia della scuola di Rivoli. Nell’ordine, Villari ha proposto alla Buttiglione «inchieste, servizi e reportage (...) utilizzando la forza dell’informazione tv per informare, denunciare, segnalare». Poi Villari ha espresso solidarietà alla troupe del Tg1 aggredita a Roma, e ha promesso: «Il servizio pubblico non si farà intimidire».

Infine, il neopresidente ha ricevuto un appello da Riccardo Nencini, segretario del Partito socialista: «Da due settimane sui tg Rai c’è il silenzio più assoluto sulle nostre iniziative - ha scritto Nencini - siamo certi che Villari vorrà prendere provvedimenti urgenti».

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