Non si è ancora spento leco della bella manifestazione (questa 25ª edizione è stata certamente fra le più stimolanti) «Premio Carige - donne scrittrici», che già si pensa al domani, cioè alla prossima avventura letteraria. I responsabili di Carige hanno già richiesto una conferma dal comune di Rapallo perché questa manifestazione possa proseguire e iniziare, dopo 25 anni, un secondo percorso di... venticinque edizioni, almeno... Lo ha confermato il direttore della comunicazione Carige, Antonello Amato: «Cè una volontà comune di proseguire, perché ogni anno questo premio diventi sempre più significativo. Per noi e credo anche per il comune di Rapallo rappresenta un momento culturale di grande rilievo».
Fra laltro è stata una gara molto combattuta e Daria Bignardi ha vinto per pochi voti (26 a 21 e a 20 sulle altre due concorrenti) confermando la bontà anche del lavoro dei giurati.
Nella votazione congiunta delle due giurie («tecnica» e «popolare») il libro della Bignardi è stato preferito alle altre due opere della «terna»: L'isola nuda di Dunja Badnjevic (Bollati Boringhieri), un racconto tra passato e presente che ruota intorno alla figura del padre dell'autrice, convinto internazionalista, internato per alcuni anni, come dissidente, sull' «isola nuda o calva», il gulag di Tito, dopo la rottura con Stalin del 1948 e Il pianista muto di Paola Capriolo (Bompiani), la rielaborazione di un fatto di cronaca del 2005, quando nel Kent, in Inghilterrra, venne trovato un giovane del tutto smemorato, privo di documenti, capace di suonare divinamente il pianoforte.
La selezione sulle 94 opere in concorso, 28 delle quali «opere prime», era stata effettuata il 24 aprile scorso dalla Giuria «tecnica» presieduta da Leone Piccioni.
La novità della 25ª edizione (che ha avuto il prestigioso riconoscimento del Presidente della Repubblica) era rappresentata dal Premio Internazionale, assegnato alla scrittrice spagnola Almudena Grandes, autrice di numerosi romanzi, dal giovanile «Le età di Lulù», al più recente, attualmente «best seller» in Spagna, «Cuore di ghiaccio», pubblicato in Italia da Guanda: la storia di due famiglie di opposte ideologie, nelle vicissitudini del recente passato della Spagna.
Il premio speciale della Giuria, intitolato ad Anna Maria Ortese, è andato alla scrittrice Simonetta Agnello Hornby, siciliana che vive a Londra dove esercita le professioni di avvocato minorile e giudice, per il romanzo «Vento scomposto» (Feltrinelli): la storia drammatica di una famiglia borghese travolta da un'accusa di pedofilia e violenza domestica a carico del padre.
Il premio «opera prima» è stato assegnato a Marella Caracciolo Chia per il romanzo «Una parentesi luminosa» (Adelphi), la ricostruzione, attraverso un plico di lettere venuto alla luce pochi anni fa, dell' amore segreto fra la principessa romana Vittoria Colonna e il pittore futurista Umberto Boccioni; un amore esploso nell'estate del 1916, la stessa della morte dell'artista per una caduta da cavallo.
I premi sono stati consegnati nel corso di una cerimonia, presentata da Livia Azzariti, che si è svolta a Rapallo, nel giardino di Villa Tigullio. Ospiti d'onore, gli attori Monica Guerritore (madrina della manifestazione), Laura Lattuada ed Enzo Decaro e la cantante - attrice Tosca.
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