Il premio De Sanctis al linguista Stefano Agosti

Il saggio Il romanzo francese dell’Ottocento di Stefano Agosti (Il Mulino) ha vinto il Premio De Sanctis per la critica letteraria. Secondo la giuria, presieduta da Giorgio Ficara e composta da Alfonso Berardinelli, Antonio Debenedetti, Alain Elkann, Nadia Fusini, Louis Godart, Raffaele La Capria, Giacomo Marramao, Jacqueline Risset, Vera Slepoj e Claudio Strinati, il libro di Agosti è «un affresco tematico-filosofico di grande forza ed erudizione sulla forma-romanzo nel secolo della sua massima espressione in Francia; la lettura di Agosti è sempre a distanza ravvicinata dei testi e del tutto libera dagli obblighi della storiografia». Il Premio De Sanctis per la Linguistica va a Misticanze di Gian Luigi Beccaria (Garzanti), un libro che parla di cibi e vini, ma è «innanzitutto un saggio acutissimo sulla letteratura e le sue istituzioni». Il Premio Presidenza del Consiglio dei Ministri per il Teatro è stato assegnato a Il Vangelo secondo Shakespeare di Piero Boitani (Il Mulino). Raffaele Manica, uno dei più brillanti critici letterari dell’ultima generazione, con la sua «Introduzione» al primo volume dei Meridiani Mondadori dedicati ad Alberto Arbasino, ha vinto il Premio per il Saggio breve. Nel corso della cerimonia, che si è tenuta ieri a Villa Doria Pamphili, l’attore Toni Servillo ha letto alcuni brani tratti da La Tempesta di Shakespeare.
Alla premiazione hanno partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il ministro degli Esteri Franco Frattini e Alberto Arbasino. Francesco De Sanctis junior, presidente della Fondazione dedicata al padre della critica letteraria italiana, ha annunciato la terza edizione del ciclo di letture «L’eredità di Francesco De Sanctis», che si terrà in alcune delle più prestigiose ambasciate italiane. Il progetto si inaugurerà sabato 9 ottobre presso l’ambasciata d’Italia a Washington con la lettura del quinto canto dell’Inferno di Dante da parte di Anna Galiena.

Successivamente Laura Morante leggerà Leopardi a Parigi, poi sarà la volta di Anna Bonaiuto con Ungaretti a Il Cairo. Le letture saranno precedute dalle relazioni critiche di alcuni studiosi tra cui, Jacqueline Risset, Giorgio Ficara e Carlo Ossola.

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