Milano - Rapinatori di Rolex e appassionati di calcio che hanno deciso di unire l'utile al dilettevole. Almeno sembrerebbe così, a giudicare dai luoghi e dai
giorni in cui colpivano. Quella delle partite, soprattutto dell'Inter, per loro era l'opportunità per mettere a segnoi loro furti. Nei paraggi dello stadio San Siro di Milano individuavano il tifoso con al
polso il prestigioso orologio, lo seguivano, e con tecniche diverse
portavano a casa il bottino. In alcuni casi il valore dell'orologio sottratto poteva superare anche i 30 mila euro. La Squadra Mobile di Milano, in collaborazione con
la polizia di Napoli, ha sgominato una banda di cinque uomini, tutti
pregiudicati originari del capoluogo campano. Tre di loro erano già
in carcere per altri reati. Il capo dell’organizzazione, Ciro Forte, 59
anni, ha precedenti per associazione a delinquere di stampo
mafioso e contatti con la camorra. È stato catturato a Napoli, come
Gennaro Avoletto, 23 anni. In carcere, è stata notificata una misura
di custodia cautelare firmata dal gip Piero Gamacchio su richiesta
del pm Margherita Taddei a Pasquale Cigliano, 43 anni, e Giuseppe
Tarantino, 31 anni, entrambi dei quartieri Spagnoli, e a Francesco
Cicchini, 39 anni.
Associazione per delinquere
finalizzata alla rapina e al furto è il reato contestato a tutta l'organizzazione, oltre ai 13 singoli episodi, tutti
commessi tra il 4 e il 22 maggio scorsi.
Tutto è iniziato col derby Milan-Inter Il primo è avvenuto in piazzale Lotto nel giorno del derby
Milan-Inter. La settimana successiva, durante Inter-Siena, la banda ha
messo a segno 8 colpi: in via Diomede ha portato via un Rolex da
10mila euro. Nel piazzale di San Siro, invece, due finti tifosi con
maglie nerazzurre hanno rapinato un Rolex Daytona da 30 mila euro. In alcuni i casi i rapinatori non hanno esistato ad estrarre la pistola. Ne ha fatto le spese quello stesso giorno un
ingegnere di Varese che si è visto
puntare un’arma alla testa prima di essere derubato.
Il trucco dello specchietto Il 18 maggio mentre
i tifosi nerazzurri festeggiavano lo scudetto,
uno di loro nel pieno centro di Milano, in piazza Tricolore, è
stato derubato con il trucco dello specchietto: un uomo alla guida di
un motorino si avvicina all’auto e sposta lo specchietto retrovisore,
il guidatore abbassa il finestrino per rimetterlo a posto e appena tira
fuori la mano l’orologio sparisce, strappato con la destrezza di chi ha ripetuto questo "trucco" per centinaia di volte.
Restituiti sei Rolex Gli agenti della Mobile hanno restituito ai loro proprietari sei dei 13
preziosi rubati, per un valore complessivo di oltre 100mila euro,
come ha precisato il capo della Mobile di Milano, Francesco
Messina, spiegando: "È un fenomeno preoccupante in tutta Italia.
Gli orologi entrano in un mercato clandestino nazionale di cui,
probabilmente, l’ultimo beneficiario è la camorra".
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