Presa a mazzate la bacheca del Pdl

Presa a mazzate la bacheca del Pdl

Inpieno clima natalizio, Arenzano si ritrova martoriata dai vandali, di marchio politico (ma non solo), mentre ad Albenga infuria l’antiberlusconismo targato Pd.
Ultima a farne le spese ad Arenzano è stata la bacheca del Pdl. Qualcuno, proprio nella notte di Natale, ha preso a mazzate il cristallo mandandolo in frantumi. Un’analoga sorte era toccata circa due anni fa alla vicina vetrinetta della Lega Nord, che allora era stata praticamente divelta dal muro. Ma le prodezze di vandali e teppisti ad Arenzano non si fermano qui. Nella notte del 22 dicembre, qualcuno si è introdotto in un condominio nel centro storico, dando fuoco ad una ghirlanda natalizia sulla porta dell’abitazione di un noto professionista (persona conosciuta come simpatizzante del Pdl) e solo per la prontezza di chi è intervenuto a spegnere le fiamme non ci sono state conseguenze gravi per il palazzo o le persone. È solo di una settimana fa, poi, un grave episodio nell’ex Piazza del Mercato, dove sono state incendiate e sono andate completamente distrutte sette autovetture. Si sono vissuti momenti di paura quando il fumo acre ha raggiunto le abitazioni vicine.
Di fronte a questo proliferare di atti di teppismo che fare? Il coordinarote del Pdl di Arenzano Maurizio Scajola e il suo vice Leila Loureiro non hanno dubbi: serve l’installazione di telecamere. «Nel 2008 - spiega la Loureiro - abbiamo raccolto con un banchetto le firme degli arenzanesi. La metà di loro, per avere più sicurezza in città, chiedeva telecamere nel centro storico. L’istanza è stata presentata in consiglio comunale, ma a distanza di due anni e più la giunta di sinistra guidata da Gambino ha fatto orecchie da mercante e le telecamere non si sono mai viste».
Forse non occorrono le telecamere, invece, per sapere chi ha condotto una campagna «natalizia» di odio per Berlusconi ad Albenga. Un antiberlusconismo, senza ritegno, alla Sezione PD ingauna. In qualche bacheca di partito sono comparsi manifesti di un Premier «agonizzante», in preda ad una crisi respiratoria da soffocamento. «Sono coesi tra loro, i nostri allegri "compagni" locali - spiega con amarezza Eraldo Ciangherotti, assessore ai servizi sociali del Comune di Albenga - solo quando definiscono "agonia" la recente manovra prenatalizia che il Presidente del Consiglio ha messo in atto per portare avanti il Governo fino al 2013. Questa è la colla di pesce, che tiene unito il "movimentello" politico inconsistente con sede locale a via Roma».
A Natale, la sezione ingauna del PD ha rivolto i propri auguri a tutta la popolazione, dalla bacheca di partito posizionata proprio sotto il ponte della Stazione ferroviaria. Con un manifesto che ironizza, inscenando l'ultima terribile lotta tra la vita e la morte di Silvio Berlusconi.

«Senza minimamente avere rispetto di chi davvero soffre per qualche malattia o muore - sottolinea Ciangherotti -, offendendo l'intera cittadinanza di Albenga, che non ha avuto né dubbi né incertezze a mandare a casa, uno ad uno, i "vecchi" esponenti locali della sinistra, scegliendo anche a Palazzo Civico un governo di centro destra».

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