Erano in tre, tutti tossicodipendenti e malati di Aids conclamato. Uno addirittura era costretto sulla sedia a rotelle. Eppure da mesi erano diventati il terrore di chi lasciava auto o moto parcheggiate negli stalli universitari e del Policlinico di Tor Vergata. Aspettavano in disparte, individuavano la preda più appetibile e indifesa (soprattutto anziani e donne sole), quindi passavano allazione. Accerchiavano la vittima di turno, affrontandola armati di taglierini e cacciaviti, qualche volta brandendo persino una siringa sporca di sangue. E via tutto sotto la minaccia di percosse: portafogli, borsette, cellulari, catenine e soldi in contanti. Spesso persino la stessa automobile «scippata» sotto il naso del proprietario. Chi opponeva resistenza veniva massacrato di botte.
Alcuni degli aggrediti sono poi finiti allo stesso pronto soccorso di Tor Vergata con prognosi di 20 giorni. Un incubo per i residenti di zona, per studenti e professori e gli ignari accompagnatori di utenti del polo ospedaliero.
Presi tre tossicodipendenti, terrore di Tor Vergata
Alle vittime rubavano auto, moto parcheggiate, portafogli e borse
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