Presidi e cortei Tre giorni ad alta tensione

Gianandrea Zagato

Anche la guerriglia di sabato era per Dax. La violenza scatenata nel cuore di Milano dagli autonomi dell’Orso, Transiti, Pergola, Panetteria e Villa Okkupata era il primo appuntamento di «mobilitazione antifascista» ad memoriam di Davide Cesari.
Primo appuntamento con la minaccia di replay sabato 18 marzo: non più in corso Buenos Aires bensì alle Colonne di San Lorenzo. Manifestazione che, se autorizzata dalla questura, dovrebbe chiudersi davanti al carcere di San Vittore dove sono rinchiusi 35 arrestati. Ma sull’agenda degli autonomi ci sono anche altri impegni: stasera allo SpazioKasa per una «riflessione collettiva sui fatti di sabato», cui dovrebbero partecipare anche anarchici ed esponenti della Rash, la rete degli skinheads di sinistra. C’è poi il presidio in via Brioschi, zona Ticinese, previsto per giovedì nel luogo dove Dax è stato ucciso nel corso di una rissa.
Segue, sempre giovedì, una manifestazione davanti al palazzo di Giustizia (ore 9) contro i procedimenti a carico di autonomi che, nella notte della morte di Dax, si scontrarono con la polizia al pronto soccorso del San Paolo. E venerdì un incontro politico con una rappresentanza dell’Antifaschistische Linje Berlin, gruppo antifascista tedesco, nella sede dell’Orso in via Gola.

Appuntamenti ad alta tensione, dove il livello dello scontro potrebbe facilmente esplodere anche per la presenza di «cani sciolti» oltre che degli autonomi «duri e puri» con la voglia di ridare «un segnale forte e di solidarietà ai compagni arrestati».

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