Roma

Prestito spalmadebiti per il buco dell’Atac

Ponte Sant’Angelo e Ponte Sisto. Saranno queste le aree che accoglieranno i 20 ritrattisti e i 32 pittori, che, nei prossimi giorni, saranno «sfrattati» da piazza Navona. Oggi, infatti, la giunta comunale voterà il provvedimento di sgombero dell’area che, però, da chi di dovere è già considerato definitivo. Da discutere resterebbero soltanto i tempi di attuazione - 20 giorni sulla carta, che probabilmente, diventeranno 40 per attendere la scadenza delle concessioni di occupazione del suolo pubblico e l’apertura del mercato di Natale - e le ulteriori zone da destinare ad artisti e commercianti. «I due ponti possono al massimo accogliere 30-40 pittori - spiega Fabio Zuccarelli, vicepresidente del I municipio -. Ce ne sono almeno altri dieci che non sappiamo dove posizionare, senza contare le tre bancarelle destinate alla vendita di prodotti non artistici». Non solo. Ai titolari di regolare licenza o concessione, bisognerà trovare nuove postazioni in strade dove sia garantito il passaggio di turisti e romani, ossia potenziali clienti. «Forse il provvedimento è esagerato - dice Zuccarelli - ma se diventerà norma, tenteremo di applicarlo con elasticità, tenendo conto delle esigenze dei pittori». Gli artisti, nel frattempo, stanno organizzando la protesta. Ieri sono andati a manifestare nella sede del I municipio e oggi, insieme agli artisti di strada, protesteranno sotto le finestre del Campidoglio. «Siamo parte della storia della città - dice Marcel, burattinaio -.

Quello del Campidoglio è un provvedimento assurdo».

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