Primo passo della Grecia per gli aiuti da Ue e Fmi

Con una lettera del ministro delle Finanze Papacostantinou alla Commissione europea, alla Bce e al Fondo monetario internazionale, la Grecia ha compiuto di fatto il primo passo per ottenere gli aiuti finanziari promessi. Nella lettera, Atene sollecita l’avvio di discussioni sulle «condizioni di politica economica da sviluppare, nel caso in cui le autorità greche chiedano assistenza». La risposta non si è fatta attendere: da Bruxelles, Francoforte e Washington sono in partenza tre missioni, che a partire da lunedì discuteranno ad Atene le condizioni per il via agli aiuti finanziari. Non si tratta ancora di una richiesta formale di assistenza, tuttavia il senso della lettera appare molto chiaro.
«Siamo pronti ad agire rapidamente», avverte il Fmi, precisando che gli interessi sul presitito alla Grecia potranno variare dall’1,26% (per i fondi fino al 300% della quota greca nel Fondo monetario), al 3,26%. Si tratta di livelli nettamente inferiori al 5% di cui si è parlato nei giorni scorsi per l’eventuale aiuto dei Paesi dell’Eurogruppo, anche se non c’è ancora nulla di ufficiale sulle condizioni del prestito.
Il caso Atene sarà oggi e domani al centro delle riunioni «informali» dell’Eurogruppo e dell’Ecofin a Madrid, presenti anche i governatori delle banche centrali. In un’intervista alla vigilia del vertice, il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Junker, non ha escluso che altri Paesi di Eurolandia, come Spagna e Portogallo, possano incontrare difficoltà simili a quelle della Grecia. I ministri finanziari e i governatori (per l’Italia, Giulio Tremonti e Mario Draghi) discuteranno, oltre che di Grecia, della situazione economica e della disoccupazione.
La richiesta di colloqui ufficiali da parte delle autorità greche ha rasserenato parzialmente i mercati finanziari. Lo spread dei titoli greci si è ridotto di una ventina di punti base, e le Borse europee hanno concluso la giornata con il segno più: Londra + 0,50%, parigi, +0,20%, Francoforte + 0,21, Milano + 0,25%. Ad Atene l’indica ha fatto segnare un rialzo del 2,98%. Non bene, al contrario, l’euro sul mercato dei cambi.

Secondo indistrezioni riportate dalla Reuters, sarà la Morgan Stanley a ricoprire il ruolo di lead underwriter, overo principale sottoscrittore per la prossima emissione obbligazionaria in dollari della Grecia, destinata soprattutto ai gestori di fondi Usa.

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