Il primo picconatore «Presi martello e scalpello Poi la grande gioia»

Quella sera portava un giubbotto di pelle e la foto che lo ritrae curvo a martellare il cemento sopra al Muro fece il giro del mondo. Si chiama Stefan Brandes, oggi ha 48 anni e ha ceduto martello e scalpello a un museo: è uno dei primi tedeschi che il 9 novembre di venti anni fa salì sul Muro diventando un’icona della ventata di libertà che travolse il comunismo.
Il quotidiano tedesco Bild lo ha rintracciato raccogliendo i suoi ricordi di quella serata storica e presentandolo come «il primo» dei «Mauerspecht», i «picchi» che perforarono il Muro. Brandes allora faceva già il chirurgo a Berlino Ovest: «Ero seduto a casa, quando mio fratello Joachim ha urlato: “Il Muro è caduto”. Non potevo crederci», ha rievocato il berlinese che poi, dopo aver visto le immagini in tv, disse «Dai, andiamo».

In maniera istintiva, ha sintetizzato il giornale nei giorni scorsi, prese martello e scalpello dalla cassetta degli attrezzi e corse verso il luogo-simbolo di Porta di Brandeburgo. Verso le 22 salirono dal lato occidentale in una trentina: lui e suo fratello furono tra i primi. Brandes iniziò anche a martellare.

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