Primo sondaggio, sorpresa a metà

Quella tra Emma Bonino e Renata Polverini sarà una battaglia politica molto interessante. Per una serie (anche lunga) di motivi. Ovviamente l’aspetto più vistoso è la connotazione femminile della battaglia per la poltrona di governatore del Lazio. E poi c’è la singolare condizione delle due antagoniste. La convinta liberista e radicale si propone come rappresentante degli interessi della sinistra, mentre la sindacalista cerca i voti a destra.
Ora entra in gioco un terzo elemento altrettanto interessante: i sondaggi. Ieri è stata diffusa una prima indagine demoscopica curata da Luigi Crespi per l’agenzia Omniroma. Con risultati a suo modo sorprendenti. L’agenzia di Crespi ha interpellato un campione di mille persone su base regionale. Il 49,5 di coloro che hanno dato indicazione di voto dichiara la sua preferenza per Emma Bonino. Il 48,5 per cento, invece, sceglie la Polverini (irrisorie le percentuali per Roberto Fiore e Michele Baldi). Altrettanto significativa è la quota degli astenuti (che si attesta al 28,4 per cento). Quella diffusa ieri è la seconda indagine demoscopica condotta da Crespi. La prima - resa nota il 6 gennaio - aveva come candidato del centro-sinistra Nicola Zingaretti. Come antagonista della Polverini il presidente della Provincia di Roma si fermava, però, al 48 per cento mentre la candidata del Pdl sfondava la maggioranza dei consensi con il 52 per cento.
Con la discesa in campo di Emma Bonino le cose cambiano. Sarà per la popolarità del personaggio (ormai una veterana della scena politica) o per il suo piglio combattivo, fatto è che il nuovo sondaggio mostra un risultato a doppia lettura. Se infatti si va a leggere i dati raccolti sulle intenzioni di voto di lista le cose cambiano. La coalizione di centro destra raccoglie il 53 per cento dei voti (solo il Pdl supera il 42 per cento) mentre il centro-sinistra si ferma al 43 (e il Pd arriva solo al 26). La partita, dunque, è «apertissima» come osserva Zingaretti commentando i dati del sondaggio Crespi-Omniroma. Dello stesso avviso Donato Robilotta del Pdl.

«Non bisognava certo consultare i sondaggi per capire che quella della Bonino è una candidatura temibile - commenta il consigliere regionale -. Per questo invito il Pdl a non sottovalutare l’avversario, magari pensando di avere già la vittoria in tasca grazie al voto dei cattolici».

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