A processo Di Martino e Manca sul piede di guerra

«Sono a posto con la mia coscienza perché tutto ciò che mi viene contestato è assolutamente falso». Il vicepresidente del Consiglio comunale Stefano Di Martino (Pdl) commenta con serenità il rinvio a giudizio disposto ieri dal tribunale nei suoi confronti. Per Di Martino l’accusa è di aver truffato il Comune di Milano in relazione a un finanziamento da oltre 470mila euro per l’associazione Alkeos, che doveva svolgere attività di mediazione culturale con la comunità cinese in città, ma non avrebbe avuto i requisiti. Lo ha deciso il gup di Milano Fabrizio D’Arcangelo. Per Di Martino, consigliere comunale del Pdl, e gli altri 3 imputati il processo comincerà il prossimo primo febbraio.

Il gup, accogliendo la richiesta del pm di Milano Grazia Pradella, ha rinviato a giudizio anche il consigliere comunale del Pdl ed ex assessore alla Sicurezza Guido Manca, il direttore del settore sicurezza, Gabriella Romagnoli, entrambi accusati di abuso di ufficio, e la presidente della Alkeos, Emanuela Troisi, che deve rispondere invece di truffa aggravata, come Di Martino. Nel procedimento il Comune di Milano si è costituito parte civile. Un atto che ha suscitato una dura reazione da parte di Di Martino e Manca, che hanno minacciato di non votare più le delibere che arriveranno in aula.

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