La profezia in un romanzo di Thornborn

In Giordania sarebbe stata scoperta la chiesa più antica del mondo? Al di là della dovuta cautela nel considerare l’annuncio, si tratta di uno di quei casi in cui la realtà supera la fantasia: proprio da una scoperta archeologica decisiva, ambientata in Giordania, nell’antica città di Pella, prende avvio il romanzo L’ultima rivelazione, dell’americano Joseph Thornborn (Piemme).
Il secondo capitolo di una fortunata saga, iniziata con il thriller Il quarto segreto, prende infatti avvio dal ritrovamento, in una grotta sottostante un’antica chiesa, di un luogo servito da rifugio ai primi cristiani fuggiti da Gerusalemme prima dell’anno 70. Qui viene ritrovato un preziosissimo papiro, contenente il testamento di Maria con una misteriosa profezia, insieme ad altri manoscritti che attestano l’antichità e l’autenticità dei Vangeli.


Un giornalista americano che vive a Roma, e sua moglie Kate, sono coinvolti in una spy story che si snoda tra i palazzi vaticani, Mosca e New York, ed è ovviamente condita di misteriosi omicidi. Thornborn, considerato un «cacciatore di profezie», è stato ribattezzato da alcuni giornali italiani il «Dan Brown cattolico».

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